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ISILDURS BANE (1994) Simone Bernardelli
 

Gli anni '80 sono stati un buio periodo a livello commerciale per il rock sinfonico; questo non vuol dire che non siano comparse sulla scena band di assoluto valore e la fanzine stessa si è occupata di grandi gruppi come Asia Minor, Mugen, Anyone's Daughter che in quel decennio hanno prodotto capolavori assoluti. Mi sembra quindi doveroso scrivere una retrospettiva sugli svedesi Isildurs Bane che a differenza dei gruppi sopracitati sono tuttora in attività.
Il primo nucleo della band si formò nel 76 dall'unione di due gruppi; il nome scelto (uno dei tanti nomi con cui veniva chiamato l'anello ne "Il Signore degli Anelli" di Tolkien) voleva allinearsi con il tipo di musica e con le influenze mutuate da gruppi come Gentle Giant, Genesis, Yes e ELP. Poco più tardi, nel 77, il tastierista Mats Johansson si uni al gruppo per sostituire uno dei due chitarristi; egli, assieme al batterista/percussionista Kjell Severinsson, può giustamente essere definito come il nucleo storico e compositivo della band.
Nel '81 gli IB realizzarono il nastro "Sagan om Ringen" e nel '82 partirono per un primo vero e proprio tour trasmesso in due date anche dalla radio, i brani eseguiti erano quelli di "Sagan om Ringen" e altri pezzi alcuni dei quali registrati ma mai pubblicati. La realizzazione del primo Lp, "Sagan om den Irländska Älgen", avvenne nel '84. Il disco è molto sinfonico e in gran parte strumentale anche se le ridotte parti vocali svolgono un ruolo molto importante. L'equilibrio tra i vari strumenti è molto marcato e la scelta dei timbri molto raffinata ma il vero punto di forza è lo spessore compositivo che caratterizza tutto il disco.
Il secondo Lp, "Sea reflections", totalmente strumentale, fu pubblicato nel '85. Con l'ingresso di nuovi membri e con il desiderio di provare nuove esperienze compositive, gli IB si discostano un po' dal loro classico stile per avvicinarsi a sonorità più jazz-rock; esperienza questa che giudico comunque positiva anche considerando quello che verrà prodotto successivamente a questo e al successivo album.
Nel '86 gli IB partirono per il primo tour al di fuori dei confini nazionali suonando in Germania in tutti i tipi di luoghi. Il successo ottenuto spinse il gruppo a programmare più concerti intemazionali. Nel 1987 fu realizzato il disco "Eight Moments of eternity" che musicalmente seguiva la stessa strada percorsa dal precedente dando però molto più spazio alle tastiere e quindi riavvicinandosi alle prime esperienze. L'acquisto di questi due ultimi lavori è consigliato a tutte quelle persone che, avendo ascoltato tutto il resto della produzione IB, trovano che, anche dopo una deviazione di stile, il gruppo non sia capace di scendere troppo da standard qualitativi molto superiori alla media.
L'anno seguente fu pubblicato in Lp "Sagan om ringen" aggiungendo nuove registrazioni di materiale già composto nel '81 più nuove composizioni. Il risultato è, se possibile, ancora più sinfonico ed evocativo rispetto a "Sagan om den Irländska Älgen". A differenza di quello che si potrebbe pensare il lavoro è molto compatto e affascina durante l'ascolto pensare alle gesta di Gandalf e compagni e immaginare gli stupendi paesaggi, ora severi ora fiabeschi, che si dipanano con il proseguire della loro avventura. Lo stesso anno gli IB andarono in tour in Svezia, Germania e Ungheria.
Nel 1989 fu realizzato quello che a mio parere è il punto più elevato mai raggiunto dalla produzione dei nostri eroi: "Cheval - volonté de rocher" eseguito in collaborazione con un orchestra da camera (Hallands Ensemblen) allargata con una piccola sezione di ottoni. Il lavoro si ispira all'opera di Cheval e alla sua dedizione per l'intera vita alla costruzione di un palazzo ideale. La fusione tra gruppo rock e orchestra è perfetta: è facile in queste situazioni cadere in squallide e melense melodie; gli IB riescono ad integrare l'orchestra senza ridurla a semplice strumento di arrangiamento e l'impatto sonoro ne beneficia in modo molto coinvolgente. In questo caso l'orchestra non fa altro che evidenziare ancora di più le elevate capacità compositive del gruppo evidenziandone caratteri non facilmente individuabili.
Tra il '90 e il '91 gli IB lavorarono su differenti progetti di musica da teatro allargando ancora di più i loro orizzonti ed esperienze musicali. Nel '92 esce su doppio CD "The voyage - a trip to elsewhere" questa volta in collaborazione con un trio di musica classica (piano, violino e violoncello) e con un coro (Halmstad Vokalensemble). Come per il precedente lavoro anche "The voyage" si ispira al microcosmo degli artisti non convenzionali come A. Wòlfli, A. Gaudi ed altri. Sicuramente questo è il lavoro più complesso di tutta la produzione, caratterizzato da suoni e movimenti più spigolosi controbilanciati da parti molto semplici e immediate che però, nel contesto in cui si vengono a trovare assumono aspetti tutt'altro che trascurabili e perfettamente integrabili nell'intero concept, vero filo conduttore di questa lunga opera. Nello stesso anno tutta la produzione degli IB diviene disponibile su CD con la realizzazione di "Sagan om ringen" e "Sagan om den Irländska Älgen" su unico supporto così come per "Sea reflections" ed "Eight moments of eternity" anche loro su unico CD.
Recentemente è stato pubblicato "Lost eggs", una raccolta di brani mai pubblicati di vari periodi dagli esordi fino ad oggi estratti da registrazioni in studio, dal vivo e da performance radiofoniche. Questo disco, tenendo anche conto della evidente eterogeneità, è un acquisto consigliato in quanto vengono pubblicati brani composti ed eseguiti nei 70 in cui già spicca una notevole personalità e raffinatezza. Tutto il resto è di elevatissima qualità e contribuisce inoltre a collegare tra loro i vari dischi pubblicati.
Le scelte timbriche sono sempre molto buone e non si hanno mai cadute di gusto verso suoni pesanti e saturanti che contribuirebbero solo a nascondere eventuali carenze compositive e tecniche. I suoni, quasi sempre molto caldi, sono sempre carichi di emozioni; non vi sono mai fastidiosi né inutili rumorismi, la musica proposta è sicuramente molto complessa ma è proprio per questo motivo che appare molto gratificante dopo attenti ascolti comprendere il mondo degli IB.

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