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ZIFF Sanctuary Angular 1997 GER

Col suo cd d'esordio questo gruppo tedesco aveva saputo farsi apprezzare per le belle armonie delle sue canzoni ma al tempo stesso aveva ricevuto alcune critiche da parte dei Prog-fans die hard per via della troppa fruibilità e linearità delle stesse. "Sanctuary" dà risposta a queste critiche, innanzi tutto allungando la durata delle proprie composizioni e, conseguentemente, l'articolazione delle stesse. Non cambia radicalmente l'approccio degli Ziff alle proprie composizioni, e beneficia di tutto ciò l'ascoltatore smaliziato di new-Prog cui piacciono atmosfere molto britanniche, non accontentandosi però del rif trito e ritrito simil-Marillion, pur presente comunque qua e là in questo disco stesso. Specialmente nell'ultimo brano del cd, la lunga "The lost universe", possiamo ascoltare qualcosa che non abbiamo ascoltato spesso nelle composizioni precedenti del gruppo tedesco, primo album compreso, ovvero delle pause, giocate tutte su delle armonie di tastiere leggere. Questa leggerezza caratterizza tutta la musica degli Ziff, compresa la chitarra che raramente si produce in sonorità basse e pesanti, e il cantato; tutto ciò fa sì che le atmosfere dei diversi brani siano più o meno sempre le stesse, con nocumento per la varietà dei brani stessi. "Sanctuary" è comunque un disco gradevole, qualcosa da tenere sicuramente presente da parte di chi ama queste sonorità.

 

Alberto Nucci

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