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ALPHA III |
The aleph |
Rock Symphony |
1989 |
BRA |
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Amyr Cantusio Jr è un Robinson Crusoe del Prog, o forse meglio dire un Conte di Montecristo... dato che vive in pratica segregato nella sua casa-studio a San paolo del Brasile. Da lì ha sfornato, a cavallo del 1990, una decina di dischi tutti composti e suonati da lui solo, caratterizzati da un Prog sinfo-melodico-elettronico a tratti quasi geniale, ma che spesso purtroppo soffre delle auto-limitazioni dell'artista. Questo "The aleph", sesto suo album, non è in effetti il suo migliore... ma neanche il peggiore, quanto a questo. Esso è struttuato in due lunghe suite (la "Overture" è in pratica l'intro di "Watcher of the skies" rivisitato) ricche di alti e bassi, soluzioni a volte un po' naïf e goffe, ma anche di bei momenti ispirati. In definitiva un album da non disdegnare, ma comunque nulla per cui esaltarsi.
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Alberto Nucci
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