Esce il nuovo lavoro degli Aragon, un mini-CD (27' circa) che anticipa di qualche mese l'uscita del prossimo album, un concept dal titolo "Mouse". Anche "The meeting" è un concept, rappresentando l'atto 5° della storia di "Mouse". L'opera si differenzia un po' dal precedente "Don't bring the rain", mostrando maggior maturità e raffinatezza. Purtroppo il batterista Tony Italia non ha potuto prender parte alle sessioni di registrazione, venendo sostituito da una batteria elettronica (aaaargh!!!), ciò che fa perdere qualche punto al gradimento totale. Dei sei brani presenti spiccano "On the edge", "Tugging at the heartstrings" e "The changeling". Il primo è addolcito e raffinato dalla presenza di un azzeccatissimo sax; il secondo è un bel crescendo in perfetto stile Aragon, con la voce graffiante di Les Dougan in primo piano. "The changeling" è il pezzo più lungo, un pezzo di hard prog con delle aperture acustiche davvero affascinanti e un bel finale. Bello anche il breve ed acustico "Midsummer's night dream". La title-track è sostenuta ed orecchiabile, mentre il brano che più si discosta dal loro stile è "The chant", che richiama un certo tipo di rock, stile Midnight Oil o l'ultimo Gabriel. Un CD da non perdere per chi in passato ha apprezzato la band australiana, a patto che sappia accettare le incongruenze stilistiche sopra accennate.