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KENSO Chilling heat Pathograph Records 2005 JAP

Il binomio progressive-Giappone è consolidato da un bel po’ di anni. Ma col passare del tempo non sono proprio così numerosi i musicisti nipponici che hanno mantenuto promesse, che sono riusciti ad essere longevi, che hanno continuato a realizzare con una certa frequenza album di qualità, che hanno dimostrato di seguire una coerenza artistica di un certo rilievo, che hanno, in poche parole, lasciato un segno forte. Di sicuro, uno dei nomi più rilevanti, che è stato in grado di proseguire per una strada all’insegna della qualità è quello dei Kenso. E’ dal finire degli anni ’70 che questa formazione fa gioire gli ascoltatori di progressive rock e l’ultimo parto è questo “Chilling heat” che documenta un concerto tenuto a Tokyo nel 2004. Tutte le peculiarità emerse ed accresciutesi negli anni passati emergono alla grande anche in questo lavoro, a partire dal talento strumentale dei musicisti, che sul palco si mostrano affiatatissimi esattamente come lo sono nelle prove in studio. Riascoltiamo con estremo piacere, quindi, la propensione verso una fusion strumentale, tecnica, ma tutt’altro che esasperante, a cui la band ci ha abituato. Gli intrecci strumentali si susseguono costantemente e questi signori sul palco sembrano trovarsi a loro agio e appaiono decisamente instancabili. La velocità di esecuzione delle note di chitarra e di tastiere, che spesso sale a ritmi vertiginosi, ha sempre un suo perchè, non è mero esercizio di stile e non risulta nemmeno difficile da seguire con l’orecchio. Qualche spinta sinfonica qua e là, un groove trascinante, spunti ruvidi, ai limiti del metal (ma di quello intelligente!) della sei corde sono altre belle caratteristiche di questa che è una testimonianza molto interessante di una delle migliori prog-band che il Giappone può vantare.

 

Peppe di Spirito

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