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FRANCK BALESTRACCI Modified reality Carbon-7 2007 FRA

Per l'ennesima volta strane entità musicali vengono emanate dalla mente di Franck Balestracci, musicista alquanto singolare giunto con questo "Modified Reality" alla sua seconda prova discografica, sempre sotto la guida della belga Carbon 7. Chi si ricorda del suo precedente lavoro "Existences Invisibles" avrà sicuramente in mente il particolare stile musicale di Balestracci, fatto di tonalità electro-ambientali astratte ed una coreografia sonora "cinematografica" fondata sull'ampio utilizzo di campionamenti (specialmente dialoghi, voci ed inquietanti rumori), il tutto trasfigurato da una sottile inquietudine e tensione che rende l'ascolto via via sempre più stranamente angosciante. "Modified Reality" amplifica in certo modo l'aspetto più marcatamente "gotico" e thriller della musica di Balestracci, con un'ulteriore spinta verso una scrittura più complessa e cerebrale. Per l'occasione, in questo nuovo cd intervengono tre musicisti dell'area Present-Univers Zero: la violinista Marianne Denoia, Reginald Trigaux (figlio di Robert Trigaux) e l'ormai leggendario Guy Segers al basso... "Modified Reality" continua così il discorso iniziato con "Modified Reality", il suono viene reso più denso e frenetico negli arrangiamenti come nelle parti più comunemente "dark". La sezione ritmica, in continuo fluire fra jazz, tribalismi e beats quasi industrial, ricopre un ruolo fondamentale nell'evoluzione dei brani: da sentire come esempio il tetro clangore rituale nell'introduzione di "Underground Resonance" oppure nella danza etnico-tribale "Echos d'Ailleurs", come anche la decostruzione delle voci campionate si fa decisamente più ossessivo e spettacolare, fino a rappresentare il nucleo base di pezzi come "Oppressive Past". L'intervento di Reginald Trigaux fa sentire il suo peso con assoli ermetici e dal melodismo decadente ed onirico, specialmente in pezzi come "Messages Cryptés" e nella pulsante "Imminent Threat". A tratti si sente l'influenza più o meno consapevole di certa musica dark-wave, specialmente in quei pezzi in cui interviene il canto spiritato di Guy Segers, come nell'esotismo elettronico di "The Observer", oppure nell'esoterica "Zamran: The Angel's Warning", brano in cui ci avviciniamo con efficacia alla musica rituale. Con le oscure suggestioni futuristiche di "Human Archives" Balestracci sembra offrirci una delle sue personali interpretazioni del rock in opposition, mentre in altri momenti sembra quasi voler fare il verso (macabro) al "Jazz From Hell" di zappiana memoria. Giusto per confondere le idee, "Rêvez En Paix... Aprés" è un buon esercizio di elettronica apocalittica, con tanto di stacchi techno-trance ed un'atmosfera densa di pericolo che farebbe tanto piacere a Richard Pinhas. Probabilmente mancano gli elementi per dare vita al capolavoro, in "Modified Reality" c'è un po' la tendenza a rendere il tutto forse un tantino dispersivo e frammentario, una caratteristica che comunque non sminuisce affatto lo spessore artistico del disco. Non proprio un'opera per tutti i palati, "Modified Reality" è complesso ed intrigante quanto basta per farsi ascoltare ed apprezzare a lungo...

 

Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

FRANCK BALESTRACCI Existences invisibles 2002 
FRANCK BALESTRACCI Existences invisibles (remastered) 2004 

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