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INTELLIGENT MUSIC PROJECT VI - The creation I.M. 2020 BUL

Continuiamo a seguire questo progetto guidato dal musicista bulgaro Milen Vrabeski, autore di testi e musiche e che si affida ad uno stuolo di musicisti e cantanti abbastanza noti in ambito A.O.R. per le esecuzioni. I personaggi coinvolti in questa occasione rispondono ai nomi di Ronnie Romero (Rainbow), Bobby Rondinelli (curriculum impressionante con, tra i tanti, Rainbow, Black Sabbath, Blue Oyster Cult, Doro), John Payne (Asia), Tod Sucherman (Styx) e Carl Sentance (Nazareth), più un po’ di collaboratori bulgari. “The creation” non si discosta molto dagli episodi precedenti. Siamo di fronte ad un A.O.R. pulito, suonato come ovvio egregiamente, senza sobbalzi, con una serie di canzoni strutturate in maniera classica e che vede proprio in alcuni dei gruppi già citati i punti di riferimento più evidenti. Siamo di fronte a quarantanove minuti in cui prevalgono riff potenti, voci squillanti, ritmiche hard rock e quella ricerca continua di melodia. Forse rispetto al passato si flirta un po’ di più con il prog; si pensi a “The story”, che parte come power ballad, vede un po’ di cambi di tempo e di atmosfera e vari interventi classicheggianti di tastiere e pianoforte, alla ballata “Listen”, all’indirizzo sinfonico all’inizio di “Your thoughts”, o agli arrangiamenti orchestrali e alle pennellate acustiche di “Back to the truth”. Curioso, poi, l’inizio dal sapore jazzistico di “Let it go”. Nell’ambito di riferimento l’intero lavoro è valido, professionale, lungo al punto giusto così da non segnare momenti di stanca, con brani accattivanti esattamente come deve essere in questi dischi. Gli amanti dell’A.O.R. probabilmente gradiranno, chi preferisce puntare su proposte più impegnative e con alta percentuale di progressive rock può soprassedere.



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Peppe Di Spirito

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