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KLANGWELT Here and why Spheric Music 2022 GER

Attendevo con una certa curiosità l’ascolto del nuovo disco di Gerald Arend alias Klangwelt; il precedente “The Incident” mi aveva lasciato ottime sensazioni e devo dire che le aspettative, come prevedevo, non sono andate affatto deluse. Sempre prodotto con il supporto della Spheric Music, “Here And Why” contiene 12 brani che spaziano stilisticamente tra passato, presente e futuro, Arend rielabora la musica elettronica con elementi synthwave, rhythmic noise, Berlin-school e sound collage, per esprimere la sua visione critica della situazione globale e dei problemi del mondo moderno, usando suoni e voci campionate.
L’atmosfera dell’album è oscura e angosciante, ma anche affascinante e coinvolgente: Arend riesce a trasmettere il suo messaggio con un flusso sonoro coerente e armonico, che ha una forte identità e una chiara condivisione. Come nei suoi precedenti lavori, lo stile di Klangwelt è influenzato da artisti come Jean-Michel Jarre, Tangerine Dream, Kraftwerk e Vangelis, in “Here And Way”In “Here And Why”, però, Arend si spinge oltre e abbraccia con decisione la synthwave, un genere legato alla riscoperta delle sonorità anni ottanta che sta vivendo una nuova popolarità. Non si tratta però di una mera nostalgia retrò vaporwave: “Here And Why” è un album originale e personale, ed anche nei momenti più facilmente riconoscibili, come il brano “Information”, che è un evidente omaggio ai Kraftwerk del periodo “Computer World”, l’approccio musicale è piuttosto creativo ed eclettico. Ma quello che più risalta in “Here And Why” è la spazialità del suono, Gerald Arend dimostra ancora una volta la sua maestria nell’ingegneria sonora e riesce a rendere il suono puramente digitale caldo ed emozionante, dimostrazione che per un buon lavoro di produzione ci vuole studio, esperienza, conoscenza e dedizione; le composizioni hanno una loro dimensione da score cinematografico, talvolta con modalità volutamente didascaliche che si adattano perfettamente alle tematiche ispiratrici dell’album. Le composizioni sembrano accompagnare scene di ombre alternate a luci crepuscolari, il tono generale è cupo e riflette i problemi del nostro tempo: guerra fredda e reale, tensioni geopolitiche, pericolo nucleare ed alienazione sociale. Il senso di oppressione e solitudine evocato dalle glaciali sinfonie digitali e la tensione generata dalle ritmiche ripetitive ed ipnotiche viene bilanciato dal fascino di melodie eteree e malinconiche, talvolta decadenti e mai rilassate. Queste melodie sono il punto di forza dell’album, perché riescono a trasmettere emozioni profonde e contrastanti, come la nostalgia, la speranza, il dolore e la gioia...
“Here And Why” è un album che rispecchia consapevolmente il periodo in cui viviamo, con la speranza che il passaggio verso momenti migliori sia meno drammatico di quanto possa sembrare. Arend non si limita a denunciare i mali del mondo, ma cerca anche di offrire una via di uscita, una possibilità di cambiamento. La sua musica è un invito a riflettere, a interrogarsi, a non arrendersi. È una musica che non si accontenta di essere solo un piacevole sottofondo, ma che vuole essere ascoltata con attenzione e partecipazione. È una musica che sa essere al tempo stesso critica e creativa, oscura e luminosa, inquieta e rassicurante. È una musica che ci accompagna nel nostro viaggio tra il qui e il perché.



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Giovanni Carta

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