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JORDSJØ / BREIDABLIK Kontraster Apollon Records 2025 NOR

Nona release dei Jordsjø, un nuovo split album con i Breidablik, insieme nove anni dopo la cassetta semiclandestina di Songs From The Northern Wasteland che fu pubblicata (come i primi dischi dei Jordsjø) su un supporto vintage (il nastro) che ha aumentato il culto di queste due band molto 70’s nel sound e nella mentalità.
”Kontraster” contiene due composizioni di 20 minuti ciascuna dallo stesso titolo, una dei Jordsjø e una dei Breidablick, che mostrano diverse prospettive ed espressioni dei "contrasti". Entrambi i brani rappresentano un'audace esplorazione dei diversi paesaggi sonori del progressive rock, rendendo omaggio agli artisti pionieri del genere e tracciando nuove strade per il futuro. Altro elemento di contrasto sono i due stili opposti delle due band, combinati per l’occasione in un unico album: apparentemente più caldo e “umano” il prog dei Jordsjø, e più fredda e artificiale la musica elettronica dei Breidablik. In realtà come leggeremo (e ascolteremo), “Kontraster” è una grande manifestazione di amore verso la musica.
La Kontraster dei Jordsjø è una suite in tre parti il cui motivo iniziale ricorre nell’album in vari momenti: una sequenza di sette note che apre, ritorna più volte e infine chiude il brano, fino ad essere citato anche nella composizione omonima dei Breidablik.
Il sound dei Jordsjø viene definito skogsprog, prog delle foreste, genere a cui appartengono anche gli Elds Mark, side project delicato e acustico con Håkon Oftung e Rolf Kristian Valbo sotto pseudonimo.
Le prime due parti di “Kontraster” rientrano nello stile classico del duo di Oslo, che si è inquadrato nel progressive scandinavo con il suo folk prog con tendenze sinfoniche, pieno di contrasti fra le atmosfere delicate con arpeggi di chitarre acustiche e flauto, e i momenti più rock con assoli di chitarra elettrica, abbondante organo e mellotron, raramente synth. Anche in quest’opera il cantato rasserenante di Håkon, mai aggressivo o troppo presente, contribuisce al mood pastorale. La terza parte della suite rappresenta una novità stilistica, con atmosfere psichedeliche e un crescendo finale che parte da un tema acustico ripetuto per raggiungere un notevole culmine emotivo con tutta la band.
Anche i testi in norvegese sono un gioco di contrasti, con vari opposti che si fronteggiano, come luce e oscurità, bianco e nero, silenzio e caos.
I Jordsjø con questo album hanno voluto celebrare i loro primi dieci anni di attività, rendendo omaggio alle loro prime composizioni, suonando esclusivamente strumenti vintage, evitando la tecnologia eccessiva, registrando le tracce con un numero minimo possibile di riprese, per mantenere l’autenticità delle esecuzioni.
La traccia "Kontraster" dei Jordsjø è stata registrata, prodotta e mixata da Kristian e Håkon nei Bjørnerød Studios, dove sono nati tutti gli album dei Jordsjø. Nel loro skogsprog c’è grande attenzione anche ai suoni della natura, che sono stati registrati a Karlsøy, un’isola remota e incontaminata a cui la band è molto legata, sita all’estremo settentrionale della Norvegia. La natura è molto presente nella musica dei Jordsjø, che a volte utilizzano i boschi anche come studio di registrazione per dare alla loro musica una risonanza completamente originale.
”Kontraster” è anche il titolo della suite dei Breidablik, composta di quattro parti, che nell’intenzione di Morten Birkeland Nielsen, leader del progetto, intende celebrare i maestri della musica elettronica, riuscendoci pienamente.
I Breidablik si definiscono esponenti della Scuola di musica elettronica di Bergen, che si ispira decisamente alla Scuola berlinese di musica elettronica.
Anche Håkon è ormai membro permanente dei Breidablik, a partire da Omicron (2020). Proprio la presenza della chitarra elettrica, del basso e del flauto di Håkon, e della drum machine di Trond Gjellum, batterista dei Panzerpappa, rendono ancora più ricco e contaminato il prog elettronico dei Breidablik, che così combina strumenti “organici” ad uno sfondo “sintetico”.
Per Morten, “Kontraster” è una dichiarazione di evoluzione, che fonde influenze storiche con una visione innovativa. È sia una lettera d'amore al passato del genere prog, che un passo avanti verso paesaggi sonori inesplorati.
I Breidablik sono molto prolifici: quasi in contemporanea con “Kontraster” hanno pubblicato “YCS5”, un disco interamente suonato con lo Yamaha CS-5, un synth analogico monofonico degli anni ’70.
Anche i Jordsjø sono molto prolifici, con una media di quasi un disco all’anno negli ultimi dieci anni, e lo sono ancora di più, se si considera che “Kontraster” è solo uno dei due “intermezzos” prima del nuovo vero album. L’altro intermezzo sarà una raccolta di outtake inediti, con un suono molto più hard rock. Non ci resta che aspettare qualche mese per scoprirne di più, perché questo progetto congiunto, che consigliamo vivamente, ci ha solo fatto venire voglia di ascoltare ancora altro materiale dei due gruppi scandinavi.
La copertina è un richiamo alle prime release artigianali di questi due esponenti dell’underground prog norvegese, perché cozza con le attuali variopinte predominanti copertine disegnate dalla AI. Una cover monocromatica color verde chiaro, con una immagine lacustre in bianco e nero, e i nomi dei due gruppi in caratteri gotici pesanti, congiunti da una delicata foglia di ninfea. Un effetto quasi da bootleg, ma in realtà un messaggio di semplicità: la forma conta poco, questo disco ha tanta sostanza!

 

Sergio Lombardi

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