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Si sa bene che il progressive ha trovato terreno fertile in ogni parte del mondo, per cui non sorprende minimamente che anche dall'Uzbekistan si affaccino nuove interessanti proposte. Dopo un disco a nome di Al-Bird, il tastierista Albert Khalmurzayev, coadiuvato da Vitaly Menshikov al basso e da Valery Vorobjov alla batteria, dà vita al progetto X-Religion con questo bel dischetto contenente quasi un'ora di valido rock sinfonico. Ovviamente, la musica è incentrata sulle tastiere, ma, seppur di tanto in tanto Khalmurzayev si diletti a far vedere che è bravo, si prediligono nettamente il feeling e l'atmosfera, piuttosto che l'esibizionismo tecnico. In sette brani strumentali, per lo più di lunga durata, possiamo così ascoltare sonorità avvolgenti, eredi della musica classica e della maestosità di ELP, ma con tratti leggermente più oscuri e misteriosi. Un cd che si lascia ascoltare molto volentieri e che fa pensare anche come molti gruppi giapponesi supersinfonici guadagnerebbero tantissimo se diminuissero un po' la velocità di esecuzione e mostrassero un po' più di cuore. Segnalo anche il bel booklet, piacevole da sfogliare e da guardare, visto che presenta un'immagine surreale, opera di Vladimir Filkinstein, per ogni brano dell'album.
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