Per ascoltare quest'album occorre dimenticarsi del tutto del passato del gruppo. Il fossato tra gli Anyone's Daughter di oggigiorno e quelli degli anni '70 è largo quanto quello tra i Genesis di "Foxtrot" e quelli di "Invisibile touch". Occorre sapere che gli Anyone's Daughter furono dei maestri del Prog romantico tedesco, degli autentici punti di riferimento per molte altre bands di questo genere, e non la formazione attuale che possiamo definire la pallida ombra di se stessa o, meglio, quella di un passato prestigioso.
Dopo lo scioglimento del 1984 e vari tentativi di reunion, la band è rinata dalla sue ceneri nel 2000 per l'iniziativa di due dei membri storici (Mathias Ulmer e Uwe Karpa, rispettivamente tastiere e chitarra) ed una nuova line-up. L'esordio della nuova formazione è avvenuto con l'orrido "Danger world", davvero un insulto ad un nome così prestigioso, ingiustamente scomodato per essere trasportato nel fango. Le critiche non sono mancate e, quanto meno, questo "Wrong" appare ascoltabile. Per chi non conosce nulla della storia del gruppo, l'album verrà giudicato come un album pop dalle melodie zuccherose leggermente sofisticate. E' evidente come la musica proposta non ha più alcun legame con le radici Progressive della band, non essendo le ambizioni del gruppo odierno le stesse di allora. "Wrong" è costituito da 10 titoli brevi e concisi, ad eccezione dei due d'apertura ("The wrong" e "Miscellaneous", non a caso i migliori del lotto), il cui stile oscilla tra un pop talvolta energico e la canzoncina mielosa, il tutto basato principalmente sul talento melodico di Ulmer e il cantato di Andre Carswell. "Wrong" si fa ascoltare piuttosto volentieri, tutto sommato, e ci offre qualche brano abbastanza piacevole ma, a dir la verità, ci possiamo anche dimenticare in fretta di questo disco. Beh, dipende anche da cosa cercate, ovviamente...