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ANALOGY / EARTHBOUND The complete works AMS Records 2010 ITA/GER

Gli appassionati più attenti di prog italiano conosceranno già sufficientemente la storia degli Analogy, gruppo i cui fondatori vedono le proprie radici in Germania, ma che nasce nel nostro paese e che grazie all’inserimento di musicisti italiani e a numerosi concerti nella penisola ottenne un certo successo all’inizio dei Seventies. La band pubblicò un solo apprezzato album nel 1972, per poi sciogliersi poco dopo e far parlare di nuovo di sé solo verso la metà degli anni ‘90 con l’uscita di due nuovi lavori. Oggi è possibile fare ordine perfetto nel percorso musicale di questa formazione, grazie all’uscita di un box-set che raccoglie in tre cd tutte le tappe affrontate. Nel primo possiamo riascoltare l’album omonimo degli Analogy e quel loro progressive infarcito di trame blues e fluttuazioni psichedeliche, con un sound nel pieno spirito del periodo e in cui si avverte marcatamente l’importanza della voce di Jutta Nienhaus, timbro forte e fascino mozzafiato (come mostrano, oltre che la celebre copertina in cui figura nuda, anche le varie foto del libretto allegato al box). In più, ci sono il singolo uscito a nome Yoice nel 1971 e le prime registrazioni del gruppo che, anche se un po’ più dirette, non si discostano molto stilisticamente dal disco che sarebbe uscito l’anno successivo. Il piatto forte è rappresentato dal secondo cd, che documenta l’attività degli Earthbound, gruppo formato nella seconda metà degli anni ’70 a Londra da Jutta Nienhaus, Martin Thurin e alcuni musicisti inglesi dopo lo scioglimento degli Analogy e di cui finora si aveva traccia solo attraverso un EP di tre canzoni uscito nel 1979. In questo dischetto, oltre questi tre brani, sono presenti un demo del 1978 e diverse testimonianze live risalenti al 1977 e al 1979. Possiamo così ascoltare meglio la proposta degli Earthbound, la cui musica è chiaramente discendente da quella degli Analogy, con questo progressive aperto ad altre influenze, ma con la chitarra maggiormente in evidenza e che denota anche qualche segno della nascente new wave. Infine, nell’ultimo cd sono raccolti l’album “The suite”, validissimo lavoro di classico rock sinfonico registrato nel 1980 dagli Earthbound, ma uscito solo nel 1993 a nome Analogy, e “25 years later”, disco della reunion del 1996. La sorpresa è rappresentata dal brano finale “Il viaggio dei grandi spiriti”, registrato nel 2009 con la più recente versione del gruppo (senza Jutta che non è potuta intervenire a causa di un incidente), con diversi componenti del nucleo storiche e varie new entries, tra cui si segnala Claudio Fucci alla voce. Un prodotto davvero ben fatto questo cofanetto, ricco di buona musica e contenente anche diverse piacevoli sorprese. Se volete accaparrarvi l’opera omnia degli Analogy in un colpo solo, è un’ottima occasione per approfittarne.


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Peppe Di Spirito

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