Una volta erano “le” Ars Nova. Un trio giapponese tutto al femminile di ragazzine terribili che con alcuni interessanti album in cui proponevano un rock sinfonico un po’ gotico, di derivazione ELP e Goblin avevano attirato le attenzioni degli amanti di questo tipo di sound. Col tempo il gruppo ha subito delle modifiche ed oggi siamo di fronte ad un quartetto che vede solo metà formazione composta dal gentil sesso. Oltre alla storica leader e tastierista Keiko Kumagai (unica rimasta del nucleo originario), troviamo, infatti, la bassista Shinko “Panky” Shibata, il chitarrista Satoshi Handa e il batterista Hazime. Questo documento cattura la band in un concerto tenuto il dicembre 2010 al Sanctuary di Tokyo. Quello che traspariva dagli ultimi dischi e cioè un indurimento del sound, con ritmi più selvaggi ed una chitarra molto vicina al metal, viene trasportato anche sul palcoscenico dove, nonostante l’abbigliamento sgargiante, si punta più sulla sostanza che sugli effetti scenici che caratterizzavano i concerti di qualche anno fa. Così anche quei brani del primo repertorio subiscono una trasformazione con i nuovi arrangiamenti e le nuove sonorità. Perciò quelle perplessità che hanno suscitato gli album in studio più recenti, tra momenti un po’ “fracassoni” e ridondanze varie, restano anche in sede live e forse a tratti si accentuano addirittura. La Kumagai si mantiene protagonista principale, ma è quando la chitarra fa meno rumore e si punta sulle composizioni più vecchie che la band dà il meglio di sé. Ascoltare brani come “Fata Morgana” o “Kali”, con quelle progressioni tastieristiche da brivido, è ancora un piacere, anche in queste versioni rinnovate. A dare manforte al gruppo, per l’occasione, troviamo la brava cantante Sayuri Aruga degli Interpose +, che regala una buona performance (anche se per chi non è abituato alle parti vocali in giapponese l’impatto con effetto “cartoni animati” è assicurato). Un po’ pacchiano, ma a tratti gradevole, il finale affidato alla “Nona Sinfonia” di Beethoven e a canti natalizi. A completare il piatto, nella confezione del DVD troviamo anche il cd “Across the world”, uscito solo per il mercato giapponese nel 2002 e contenente delle registrazioni dal vivo tratte dal tour del 2001, quando ancora si poteva parlare de “le” Ars Nova. “Divine night”, quindi, è un’occasione per gustarci il gruppo nella sua evoluzione del nuovo millennio, con tutti i suoi pregi e difetti.