I Chaneton prendono il nome da Alex Chaneton, chitarrista e fondatore della band, nonché ex dei Mandragora, altro gruppo prog argentino con un album all'attivo ma dalle mire non troppo Prog per il buon Alex, evidentemente. col suo nuovo gruppo dà vita a un disco i cui riferimenti principali si chiamano Marillion, Yes e Camel, sicuramente inserito in un new Prog dalle sonorità moderne ma che soffre senza dubbio, a parte il solito difetto di originalità, di vari difetti quali un cantato nettamente insufficiente e una certa insufficienza nel concretizzare delle buone composizioni, a renderle qualcosa di più di una sequenza di bei suoni, begli spunti o belle atmosfere un po' fini a se stesse. L'armonia creata da chitarre e tastiere non sono affatto malvagie, e non mancano comunque belle composizioni: incredibilmente la title-track, che conclude l'album, vede una prestazione vocale degna della sufficienza piena assieme a un songwriting finalmente concludente, anche se non si va molto in là di una canzone in stile Shadowland. Si tratta forse di un disco immaturo, composto più sulle ali di un entusiasmo naïf che di una vera vena creativa; speriamo che i ragazzi riescano ad aggiustare un po' il tiro...