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I GIGANTI |
Terra in bocca |
Ri Fi |
1971 (Vinyl Magic 1993) |
ITA |
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Scorrendo i risultati del referendum pubblicati sul prog italiano negli anni '70 della nostra fanzine si nota che nessuno ha premiato i GIGANTI. Sicuramente "Terra in bocca" non è fra i migliori 5 lavori usciti in Italia (selezione che si chiedeva nell'occasione di fare) ma è certamente di valore quantomeno pari ad altri titoli che qui si incontrano. Sorge quindi il dubbio che non tutti abbiano avuto modo di ascoltare questo lavoro che la Vinyl Magic ha recentemente riproposto in versione identica all'originale sostituendo la "versione alternativa" che ormai da parecchio tempo si trovava nel catalogo della label milanese. Nel valutare la possibilità d'acquisto si tenga conto che "Terra in bocca" è da annoverare fra i lavori che presentano un migliore rapporto "importanza dei testi-risultato musicale d'insieme": attraverso le vicende di un contadino dell'Italia meridionale viene descritta la situazione di sudditanza cui sono costrette le genti di queste aree. Schiavi dell'acqua che manca (bene che rappresenta i bisogni fondamentali per una vita dignitosa) e schiavi delle famiglie regnanti... un potere che vede nell'immobilità della vita il modo migliore per difendere ed amministrare i privilegi di cui è forte. La rivolta di un uomo deciso a trovare l'acqua per il suo paese materializza il rifiuto di questa situazione... rifiuto che viene prima contrastato con minacce verbali, poi osteggiato con atti di intimidazione ed infine soppresso con la morte. Quest'uomo troverà l'acqua... la vedrà zampillare dalla fossa che si sta scavando per il figlio morto sparato. Se tali argomenti paiono stupidi si provino a cercare altre testimonianze di condanna tanto dura in data 1971. Musicalmente lo spessore del lavoro non è da meno: massiccio e ben strutturato. Presenta spunti di grande interesse (soprattutto nella seconda delle due suite che lo compongono) sporadicamente affiancati da parti di minore intensità, mai comunque stupide o pedanti. Un buonissimo lavoro insomma, un'opera dal peso non indifferente dove i ritmi accattivanti e l'intelligente costruzione delle canzoni, nonché la grande importanza data all'impatto emotivo, contribuiscono a coinvolgere l'ascoltatore nella vicenda descritta. E' forse stato il timore di trovarsi di fronte ad un gruppo beat ad aver dissuaso molti dall'acquisto; è garantito che "Terra in bocca" è lavoro Prog... e la P maiuscola non è un caso.
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Luca Rodella
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