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HYPNOS 69 The intrigue of perception Elektrohasch 2004 BEL

Dopo il primo ascolto di questo disco sono rimasto leggermente sconcertato, non tanto dalla sua qualità musicale ma dagli oltre venti minuti di silenzio inclusi per riempire in maniera "artistica" lo spazio rimanente del cd... Venti minuti potrebbero certo bastare per smaltire un'impegnativa indigestione a base di funghi allucinogeni, un'indigestione virtuale che viene stimolata dai belgi Hypnos 69 con il loro terzo ed ultimo album (stampato sia in vinile che in cd), "The Intrigue of Perception". Uscito nel 2004 sotto l'etichetta tedesca Elektrohasch, "The Intrigue of Perception" è un bell'esercizio di psichedelia ruvida ed energica, piuttosto in linea con gli atteggiamenti e la mentalità del revival acid-rock degli ultimi anni. Questo disco è sostanzialmente diviso virtualmente in due parti: i brani iniziali rappresentano un po' il lato più aggressivo e tipicamente rock'n'roll degli Hypnos 69, successivamente la musica prende quasi la forma di un'unica suite, come nella lunga title-track; le sonorità si dilatano sensibilmente, in modo da creare quella tipica sensazione di trip cosmico a metà fra lo stupore psichedelico più genuino e quel poco di inevitabile manierismo che accompagna spesso queste produzioni. Insieme alle tipiche sonorità vintage, gli strumenti a fiato in questo lavoro ricoprono una buona importanza, specialmente il sax viene ampiamente utilizzato in molti dei brani e dona ad "Intrigue of Perception" una certa gradevole patina jazzata. Senza dover ad ogni costo tirar fuori dei confronti con i nomi storici del movimento, gli Hypnos 69 si inserisco con buoni risultati sulla scia di bands come On Trial, Sun Dial, Darxtar ecc... Gli appassionati possono dunque farsi avanti per dare un ascolto a "The Intrigue of Perception", senza troppe preoccupazioni...

 

Giovanni Carta

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