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STEVE HILLMAN Riding the storm Cyclops 1996 UK

Steve Hillman ama la fantascienza ed i sintetizzatori. Dal 1983 ha iniziato a tradurre le sue passioni su demo-tape, esplorando in ben 10 cassette (8 delle quali debitamente rappresentate su questo CD) le possibilità di ricreare universi lontani attraverso le sonorità spaziali delle sue tastiere. Ma questo non è sufficiente per definire il quadro: vanno citati anche gli interventi del flauto di Linda Hillman, chiamata a ricreare la pace di mondi sconosciuti, e le linee di chitarra prodotte dallo stesso Steve, proiettate verso la materializzazione di distanti e serrate cavalcate siderali. A questo punto la situazione dovrebbe essere chiara: la musica in questione si avvicina molto più ad un'elettronica spruzzata di new-age che non al progressive, anche se alcune tracce in cui compaiono decise impronte sinfoniche fanno spostare l'ago della bilancia nella seconda direzione. La ricerca dell'atmosfera prevale dunque sulla costruzione della composizione, e giusto o sbagliato lo consideriate, per quanto noioso possa apparire, questo è il modo in cui Steve ha scelto di far musica; un modo che a quanto pare deve soddisfarlo pienamente, visto che continua a proporlo da ben 13 anni. Apprezziamolo per la fede nelle proprie idee, così come forse lo apprezzerà per lo stile chi è abituato a certe melliflue ambientazioni spaziali dei Porcupine Tree.

 

Riccardo Maranghi

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