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MINSTREL |
Faust |
autoprod./Kaliphonia |
2000 |
ITA |
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Come album d'esordio questa band lombarda sceglie coraggiosamente di dare alle stampe un'opera rock (che tra l'altro dovrebbe essere anche rappresentata in teatro) sulla classica vicenda del Dr. Faust. Se devo dir la verità, si fa un po' fatica a seguire il filo musicale dell'opera, pur sufficientemente ben prodotta e ben concepita. Il fatto è che la musica è strutturata essenzialmente come supporto alla storia narrata e non tanto come entità che si possa reggere in qualche modo in piedi da sola. Difficile quindi estrapolare temi e melodie da individuare ed ascoltare in modo disgiunto, senza dover seguire la storia. La cosa è sicuramente voluta, data la strutturazione dell'opera; da una parte rappresenta un limite, ma è la caratteristica di questo disco e, d'altro canto, il continuo cambio di situazione e clima è una caratteristica che costituisce certamente un'attrattiva per gli amanti del Prog classico. Musicalmente siamo spesso ai limiti del Prog metal (i Minstrel hanno iniziato come cover band dei Dream Theater), ma decisamente al di qua del confine, con sicure influenze più prettamente Prog per quest'album (Orme, Genesis...) e ricorrenti partiture operistiche e classiche (eseguite però da strumenti elettrici). Al cantato si alternano 4 voci (tutte su buoni livelli qualitativi), più quella di un narratore, e questo particolare dà ancor più risalto all'aspetto operistico del disco; i testi peraltro si distinguono dalle banalità cui si potrebbe pensare accostandosi a una storia già pluri-sfruttata come quella narrata. Si tratta di un album che ha bisogno di un certo impegno per poter essere seguito nel suo dipanarsi e certamente un esordio ambizioso per questo gruppo che, gioco forza, adesso attendiamo al varco per il suo secondo lavoro.
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Alberto Nucci
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