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"Heaven machine" si presenta piuttosto dissimile dall'altro album dei Maskit Chamber uscito quasi in contemporanea (vedi). Innanzi tutto si tratta di 10 composizioni distinte, una serie quasi di sperimentazioni stilistiche che hanno come filo conduttore le acrobazie di sintetizzatori cui di volta in volta si possono affiancare altri strumenti, ma con la parte di protagonista principale assegnata al Moog. Non si lascino trarre in inganno i retro-sinfonisti: si tratta di Prog molto di confine. Pių che altro si tratta di brani (strumentali) d'atmosfera, ognuno a dipingere una situazione (e vi lascio indovinare quale situazione dipinga "Bill & Monica shuffle"!) diversa o a percorrere un determinato tema, tipo l'iniziale "Italian horror movie soundtrack #6" (forse il brano migliore del lotto peraltro). Un album in cui non mancano i motivi d'interesse ma che č sconsigliabile a chi cerca canzoni di sostanza.
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