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MELNITSA Doroga sna CDland 2003 RUS

I Melnitsa nascono nel 1999 dalle ceneri di un'altra band, gli Ulenshpigel, attivi fin dal 1996, con l'intento di suonare una miscela di musica da camera e ballad medievali legate al folklore baltico, slavo e celtico. Non è certamente questo a renderli speciali, dal momento che questo proposito è condiviso da molti altri gruppi folk; per la verità forse non saprei neanche io spiegarvi perché questo gruppo mi attrae così tanto, sarà stata forse l'incantevole copertina che ritrae una nave vichinga illuminata da una pallida luce lunare, forse sarà la voce di Khelavisa, che somiglia un po' a quella di Moya Brennan dei primi Clannad, ad esercitare su di me uno strano magnetismo, o forse sarà che questa cantante dagli occhi verdi usa l'arpa celtica, che ha imparato a suonare in Irlanda, come accompagnamento in molte sue canzoni. E' molto particolare che Khelavisa, il cui vero nome, Natalya O'Shey, tradisce delle verosimili origini irlandesi, usi il russo per cantare delle melodie che nel nostro immaginario potrebbero essere interpretate in gaelico. L'effetto ottenuto è singolare perché, nonostante la lingua sia slava, l'impressione complessiva la avvicina incredibilmente alle terre celtiche a noi più familiari. Questo primo album dei Melnitsa (che in russo significa mulino), intitolato "La strada del sogno", è interamente acustico, dai tratti fortemente folk ma dagli arrangiamenti squisitamente sinfonici, realizzati col flauto, il violino, il violoncello, la chitarra acustica e una base percussiva tradizionale non invadente. Ne risulta una musica elegante e sognante, dai tratti semplici e dominata dalla performance vocale di Khelavisa che riesce sempre ad essere coinvolgente, sia nelle parti più romantiche, come nella splendida "Zima" (settima traccia), che in quelle più movimentate come nella ritmata "Gorets" (seconda traccia, basata sulla traduzione di un'opera del celebre poeta scozzese Robert Burns). Da segnalare la sesta traccia, intitolata "Tarantella", una rielaborazione di un classico folk tune napoletano. La qualità di registrazione, cosa non proprio scontata in Russia anche ai nostri giorni, è di alto livello e questo amplifica certamente la godibilità dell'ascolto. L'unica difficoltà sta nell'acquisto del CD, dal momento che i titoli di copertina sono tutti in cirillico. Questa difficoltà si può volendo superare facilmente visto che questo album si può reperire a poco prezzo via internet: se vi sentite incuriositi potete scrivermi e vi aiuterò volentieri, con un piccolo sforzo sarete ricompensati con questa musica da sogno.

 

Jessica Attene

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