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MANGROVE |
Live beyond reality (DVD) |
Mangrovian music |
2011 |
NL |
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Nelle intenzioni dei Mangrove la registrazione del concerto tenuto ad Apeldoorn nel giugno del 2009 non doveva diventare un DVD ufficiale. Poi un insieme di circostanze, fra le quali l’ultima performance live con il batterista storico (Joost Hagemeijer), hanno fatto sì che questo bel live venisse pubblicato. Riprese essenziali, essenziale il palco, ma quel che più conta è la musica proposta… Nelle oltre due ore di esibizione, la band olandese attinge infatti al meglio del proprio repertorio, con particolare attenzione a “Facing the sunset” del 2005 e al nuovo lavoro (del 2009) “Beyond reality” interamente riproposto. E, come la produzione del gruppo è andata migliorando nel corso degli anni, così le emozioni che il concerto offre, vanno incrementandosi col succedersi dei brani. Pezzi che, per chi conosce bene i Mangrove, sono quasi privi di spirito “avventuroso”, ma che garantiscono senza dubbio quel piacevole senso di prevedibilità e di sicurezza che talvolta ci piace ascoltare. Un “rassicurante già sentito” insomma, ma gradevole. Il concerto è diviso in due parti: il “black show” ed il “white show” in base al colore dell’abbigliamento scelto dai 4 Mangrove. I tratti essenziali della proposta dei musicisti olandesi sono già ben presenti nel brano iniziale “I fear the day”: atmosfere dilatate, notevoli spunti melodici, buon gusto nella ricerca dei suoni (in particolare le tastiere di Chris Jonker), una solida sezione ritmica (Pieter Drost al basso e il dimissionario Joost Hagemeijer alla batteria). Qualche perplessità destano le qualità di front man del chitarrista (e cantante appunto) Roland van der Horst: più strumentista (che ha ascoltato molto bene Hackett) che vocalist di personalità con una voce troppo ”normale” senza qualità particolarmente attraenti. Il difetto lo si nota ad esempio in “Facing the sunset” (molto à la Genesis) dove una voce più appropriata avrebbe sicuramente giovato al già bel brano. Fra le high lights dello show “in nero” c’è senz’altro la floidiana “There must be another way” con sprazzi strumentali molto intensi. Lo show “in bianco” è dedicato completamente all’allora inedito “Beyond reality” e, a nostro avviso, rappresenta il punto più alto della discografia “mangroviana”. “Daydreamer’s nightmare” mostra tutte le potenzialità della band, sempre a cavallo fra le digressioni strumentali dei Pink Floyd o dei Genesis di “Selling England…”, ottimo il ritornello e appare anche più adatta al brano la voce di van der Horst. Segue la frizzante “Time will tell” e la ballata “Love and beyond”. Le inquadrature sono sempre un po’ statiche e le telecamere a disposizione non sono certamente quelle di una grande produzione, ma le immagini e soprattutto l’aspetto musicale ci soddisfano appieno soprattutto nella seconda parte dello show. Chiude l’esibizione “Voyager”, che ci mostra ancora una volta una band decisamente all’altezza, piacevole, certamente non innovativa ma sicuramente meritevole di attenzione. Aspettando il successore di “Beyond reality” questo dvd può contribuire a rendere più piacevole l’attesa.
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Valentino Butti
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