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MOON SAFARI |
Himlabacken vol.1 |
Blomljud Records |
2013 |
SVE |
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Non sono molti i gruppi che possono vantare due voci soliste (Petter Sandström, anche chitarra acustica, e Simon Åkesson - tastiere) ed altri 4 componenti (Tobias Lundgren - batteria, Pontus Åkesson - chitarre, Sebastian Åkesson - organo, Johan Westerlund - basso) che cantano pure loro!!! Beh gli svedesi Moon Safari hanno questa caratteristica che permette loro degli incastri a più voci veramente piacevoli (che rimandano alle esperienze simili di Beach Boys, Queen, CSN&Y, Beatles...) supportati da capacità strumentali non comuni atte ad originare un sound, solo all'apparenza, “easy listening”. “Himlabacken vol.1” (che fa intendere a breve un successore...) è il 4° album in studio (più un EP ed un live) per la band di Skellefteå (nel nord della Svezia) e possiede tutti gli ingredienti delle precedenti produzioni del gruppo: ecco quindi splendide melodie vocali, ariose parti strumentali e qualche strizzatina d'occhio a soluzioni di più facile impatto. La breve “Kids” apre l'album (quasi) “a cappella”, la spumeggiante “Too young too say goodbye” segue, con il suo ritornello godibilissimo (ma anche con importanti digressioni strumentali con in primo piano l'elettrica di Pontus Åkesson). “Mega moon” nello sfarzo “operistico” ricorda molto da vicino i Queen, ma anche gli Spock's Beard dei vari “Thoughts” per gli impasti vocali. Piacevolissima anche “Barfly” dalla ritmica decisa e compatta, ma con un ritornello lieve come la brezza primavera e con qualche rimando “vintage” offerto dall'organo e dalla chitarra à la Howe sul finale. Segna un po' il passo “Red white blues”, malgrado qualche sprazzo sinfonico, e ancor di più “My little man”, brano acustico non molto riuscito ed un po' distante dal suono abituale dei 6 svedesi. Le azioni risalgono con “Diamonds” in cui le frizzanti tastiere e la solita eccellente performance vocale non rappresentano più una novità. La sensazione è consolidata dalla traccia finale “Sugar band” in cui il trademark è consolidato con in più qualche spruzzata new prog ed i soliti paesaggi solari a farla da padrone. Se cercate, dunque, 50 minuti di musica spensierata, ma a suo modo ricercata, se amate linee melodiche effervescenti e di impatto sicuro, beh i Moon Safari fanno sicuramente per voi e non ne rimarrete delusi.
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Valentino Butti
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