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MINIMUM VITAL |
Au cercle de pierre |
Musea |
1999 |
FRA |
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Ultima fatica di una delle band pių interessanti del decennio appena terminato, questo disco č stato registrato il 4 ottobre del '97 e presenta 9 composizioni live ed una inedita, registrata in studio. Ci troviamo di fronte ad un gruppo che suona un genere infarcito di riferimenti molto eterogenei tra loro: folk, progressive, musica sudamericana e sprazzi di modalitā medievaleggianti condite da un pizzico di elettronica; questo fa inevitabilmente sė che l'acquisto di un album in studio finisca spesso per privilegiare uno o due di questi aspetti. Qui invece abbiamo tutto, dal progressive puro di "Ronde" e "Pour le temps present" al suono bossanoveggiante e funky di "Esprit d'amor" e "Zappata!", all'elettronica di "La Maldita"; il brano inedito inoltre ("Le dernier appel de guerre") č sicuramente una delle vette dell'album. Il cd č corredato da una splendida traccia PC che aiuta sicuramente ad entrare ancor pių nel cuore delle composizioni e della band. Unici nči forse di tutto il lavoro un batterista un po' limitato e ripetitivo e la tendenza, da parte dei fratelli Payssan a non effettuare una ricerca adeguata sui suoni dei loro reciproci strumenti che per tale motivo risultano forse un po' troppo monocordi. Queste sono comunque piccolezze trascurabili davati ad un disco cosė ben riuscito che mette in rilievo il lavoro svolto in tanti anni da questa grande band.
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Andrea Cavallo
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