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Fa sempre piacere parlare di quegli artisti che hanno movimentato il mondo del progressive rock in un periodo non facile con una proposta originale e ricca di contaminazioni, mantenendosi un nome importante e rispettato dagli appassionati nel corso di tanti anni. Già, perché nel caso dei francesi Minimum Vital di tempo ne è passato dai loro esordi, anche se a molti può sembrare ieri. La band capitanata dai fratelli Payssan, con nove album in studio all’attivo, non è stata forse particolarmente prolifica da quell’esordio datato 1985 e intitolato “Envol triangles”, ma ancora oggi dimostra che tutti gli apprezzamenti ricevuti sono pienamente meritati. Anche questa nuova produzione, come sempre pubblicata dalla benemerita Musea, è molto appetibile per qualsiasi fan affezionato. Si tratta di un live registrato nel 2021 al festival Minnuendo che dal 2004 si tiene annualmente in Spagna. Una bella confezione digipack contiene sia un cd che un DVD (quest’ultimo con due brani in più) che immortalano l’esibizione dei Minimum Vital. La line-up è formata da Jean-Luc Payssan alle chitarre e alle percussioni, Thierry Payssan alle tastiere, Charly Berna alla batteria e Eric Rebeyrol al basso. “La Pavane” è un brano perfetto per introdurre il concerto, con il suo andamento è maestoso, legato alla musica classica, ma trattato dai musicisti in maniera tale da renderlo particolarmente rappresentativo del loro stile. Uno stile che ancora oggi mescola con abilità prog sinfonico, arie medievali, jazz-rock, folk, melodie mediterranee e world music in maniera personale. Uno stile riconoscibilissimo che li rende ancora oggi tra gli esponenti più importanti del progressive rock post seventies. Uno stile dai ritmi sincopati che trascinano dal primo all’ultimo minuto. Uno stile che fa emergere bene il carisma dei musicisti. L’esibizione al Minnuendo è una gioia continua per le orecchie ed è una dimostrazione che anche se i Minimum Vital hanno dato il loro meglio negli album usciti tra gli anni ’80 e i ’90, gli ultimi parti discografici della band “Pavanes” e “Air caravan”, da cui sono tratti la maggior parte dei brani di questa esibizione, mantengono una qualità comunque molto elevata. Certo, però, che il finale che vede l’esecuzione del trittico “Sarabande n° II”, “Pour le temps present” e “Le chant du monde”, dei veri e propri classici, è un colpo al cuore che travolge ed entusiasma. Tra l’altro la proposta dei Minimum Vital è particolarmente adatta ad un contesto live e sprigiona anche più energia rispetto a quanto avviene con le versioni in studio dei brani. E, anche se interamente strumentale, scorre via senza momenti di stanca, catturando con facilità grazie ad un sound vibrante, positivo e gioioso.
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