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MICHAEL PINNELLA |
Enter by the twelfth gate |
Inside Out |
2004 |
USA |
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Tastierista dei Symphony X da circa 10 anni, il paisa Michael Pinnella non convince del tutto con questo suo album solista d'esordio. E' certamente molto più difficile fare un buon album di assoli di tastiere che uno di chitarra (guitar hero sì, ma... keyboards hero...?). Sicuramente quando tutta la musica è focalizzata su un solo strumento, diventa piuttosto difficile dargli colore e rilievo. Michael si concentra sulle sue care tastiere e tenta, piuttosto inutilmente va detto, di creare dei paesaggi sonori che catturino l'attenzione anche di qualcuno non proprio fanatico di pianoforte. "Enter by the twelfth gate" è dunque infarcito di musica molto tecnica, tutta strumentale, ben suonata ma che difficilmente raggiunge lo scopo. Le melodie non sono male bisogna dire, ma spesso vengono rapidamente sommerse da un diluvio di effetti sonori da far impallidire Wakeman... e poi... tutto finisce rapidamente: l'album dura appena 44 minuti ed include 13 composizioni . Michael cerca di mantenere sempre un piede dalla parte di Bach e Chopin e l'altro sull'area appannaggio dei vari Jon Lord, Emerson e Wakeman... senza riuscire a mettere d'accordo tutta questa gente nell'arco di tre quarti d'ora! Il ragazzo ha della classe, è impossibile negarlo, ma per un album solista ha probabilmente scelto la chiave sbagliata, cercando di strafare ma non riuscendo a portare a casa nemmeno uno striminzito "6"...
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Alberto Nucci
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