Continuando nella sua produzione di colonne sonore di videogames, l'incredibile tastierista giapponese seguita a deliziare i fortunati che riescono a procurarsi i suoi cd. Il sinfoniscmo più sfrenato è il credo che da sempre accompagna la carriera di Motoi, fin dai tempi dei Déjà-Vu, e anche in questo "Shining..." veniamo bombardati da un fuoco di fila di tastiere che lascia pochissimo respiro, cominciano dallo stupendo avvio (i primi 10 minuti sono da ricordare...) fino all'opportuna pausa che arriva all'altezza del 7° brano (i titoli...? Sono in giapponese...), giocato interamente su un pianoforte inquieto ed inquietante che ricorda alcuni momenti analoghi del Banco. C'è da dire che negli altri brani il bombardamento sinfonico, pur entusiasmante, risulta altresì un po' stancante e difficile da seguire. Tutto è basato sulle tastiere e solo un batterista e un violinista fanno da contrappunto agli equilibrismi di Motoi. Un disco di cui godere... ma in dosi non massicce.