“Swung vol. 1 & 2” è l’interessante testimonianza di cosa è successo quando alcuni membri delle recenti formazioni dei Focus si sono chiusi in studio ed hanno iniziato a suonare in piena libertà. Sono stati registrati quasi cento minuti di musica finiti su questi due dischetti, contenenti le torrenziali jam che hanno visto protagonisti Bobby Jacobs al basso, Pierre van der Linden alla batteria, Niels van der Steenhoven (sul primo cd) e Menno Gootjes (sul secondo) alla chitarra. Il “Volume 1” contiene nove tracce denominate “Adventure”, legate l’un l’altra senza soluzione di continuità, che mostrano aspetti un po’ spigolosi delle improvvisazioni dei musicisti. Si parte con una sezione ritmica che avanza con pulsazioni secche per virare poi verso passaggi pienamente sperimentali, in cui viene costruita un’atmosfera inquieta e un po’ oscura. Ci sono crescendo di intensità stracolmi di adrenalina ed accelerazioni in cui le note della sei corde elettrica viaggiano a velocità elevate e solo nell’ottava traccia c’è qualche divagazione blues. La grande intesa tra i musicisti, chiaramente percepibile dall’ascolto, fa sì che non ci siano cali di tensione e che le capacità tecniche ed improvvisative emergano sia nei momenti più vibranti che in quelli maggiormente rilassati. Le otto tracce presenti nel “Volume 2”, invece, prendono il nome di “Raga reverence” e, pur mantenendo, di base, una certa potenza sonora simile a quella del primo dischetto, ci si spinge per l’occasione su territori jazz-rock e fusion (a tratti mi sono venuti in mente i live degli SBB in cui la grande band polacca si esibiva in travolgenti improvvisazioni, come documentato da numerosi cd negli anni recenti), con qualche strizzatina d’occhio ai King Crimson ogni tanto. Ovviamente, con l’assetto da classico ed energico power-trio, in entrambi i dischetti è la chitarra ad ergersi a protagonista principale ed è possibile ascoltare due modi diversi, ma ugualmente convincenti, sia di suonare, sia di approccio alla jam session. Più duro, acido e rivolto al rock del passato quello di van der Steenhoven; più eclettico e voglioso di mostrare una certa abilità tecnica quello di Gootjes. Siamo abbastanza distanti, l’avrete capito, dal mondo sonoro dei Focus, anche se Bobby Jacobs descrive la musica del progetto Swung assimilandola al divertimento che caratterizza i soundcheck del gruppo prima dell’arrivo sul palco di Thijs van Leer. Grazie a questo doppio cd il divertimento può essere anche quello dell’ascoltatore che ha la possibilità di ammirare l’abile processo di creazione immediata da parte di musicisti esperti, con anni di carriera alle spalle e che dimostrano di comprendersi e di proseguire perfettamente compatti anche in un territorio minato e ricco di insidie come quello dell’improvvisazione.