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SHADOW GALLERY |
Carved in stone |
Magna Carta |
1995 |
USA |
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Ennesima uscita della Magna Carta, ennesimo capolavoro. Dobbiamo ammettere che, se al loro esordio, gli SG avevano impressionato la scena progressiva, con questo nuovo lavoro la sconvolgono. Cominciamo col dire che la band californiana è ora passata ad avere 6 elementi, dai 4 che allineava sull'album d'esordio; i nuovi arrivi sono il puntuale e potente Kevin Soffera alla batteria ed il geniale Gary Wehrkamp alle tastiere ed alle chitarre, nonché una delle nuove menti compositive del gruppo. Le sonorità sono ora più heavy (Dream Theater docet), ma la componente progressiva è pur rimasta inossidabile. L'iniziale "Cliffhanger" apre le danze alla grande, seguita dalla magica "Cristalline dream" (uno dei titoli più belli della storia), con una parte finale da brivido. "Don't ever cry..." dal canto suo è un lento memorabile, mentre "Warcry" e "Deeper than life" determinano la netta consacrazione degli SG. Il disco prosegue (quasi tutti i brani sono legati l'un l'altro) con "Alaska, una ballata strappalacrime, e si chiude con l'immancabile mega-suite "Ghostship": oltre 20 minuti di delirio progressivo... bellissimo!!! Il gran pregio di questa band, che t'ha resa superiore a molte altre band dello stesso livello, è che, pur essendo sicuramente una band heavy prog, non hanno bisogno di essere heavy e di inanellare schitarrate per realizzare un ottimo pezzo: il loro stile è davvero identificabile in mezzo a tanti altri e questo, pur non rendendoli per forza originali, li fa emergere comunque dal gruppo.
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Max Pieretti
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