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A TRIGGERING MYTH The sins of our saviours The Laser's Edge 1998 USA

Difficile non apprezzare oggettivamente ciò che gli ATM producono; che poi piacciano o meno dipende ovviamente dai gusti personali. La loro musica, ancor più in questo nuovo lavoro (il loro terzo, se non erro), rappresenta una magnifica (a mio giudizio of course) fusione tra free jazz e Prog sinfonico, con elementi che ce li fanno accostare a lavori analoghi degli Area ("Caution radiation area"). Ad aumentare questa somiglianza (se riferimento c'è comunque non è di certo acritico) su quest'album è presente un elemento finora assente nei lavori degli ATM: il cantato. Ad offrire le sue corde vocali, solo su due brani però, è stato chiamato il nostro Alberto Piras che ripercorre gorgheggi ed esperimenti vocali che furono cari a Demetrio Stratos. Ancor più che nei lavori dei Deus Ex Machina, Alberto si produce in equilibrismi che ce lo fanno ancor più apprezzare come una delle migliori ugole rock nostrane. Ad accompagnarlo qua e là c'è il violino dell'altro Deus Alessandro Bonetti. La descrizione di quest'album in pratica è tutta qui: gli ATM si dimostrano ancor di più tra i migliori interpreti del Prog contemporaneo, riuscendo sicuramente a coniugare qualità, inventiva e fruibilità da parte dell'ascoltatore medio di Progressive.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

A TRIGGERING MYTH Twice bitten 1993 
A TRIGGERING MYTH Between cages 1995 
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