L'eseguire una performance live assieme ad un'orchestra sinfonica è stato il sogno di molte prog-band, e gli O TERÇO, uno dei gruppi storici della scena progressiva brasiliana, hanno coronato tale sogno con il concerto al Palace di San Paolo nel novembre del 1993, durante il quale gli indiscreti microfoni della Record Runner, hanno captato quanto fu allora proposto assieme alla Juvenile Symphonic Orquestra di São Paulo. La cosa che però non va sottovalutata è la grossa difficoltà che un tale progetto comporta, sia sotto il profilo dell'arrangiamento che della registrazione. Mentre per quanto riguarda il lavoro di arrangiamento gli O TERÇO hanno ottenuto dei buoni risultati, altrettanto non si può dire sotto l'aspetto della registrazione, cosa che comunque ho riscontrato (fino alla paranoia) in moltissime band sudamericane. Lo stile degli O TERÇO sarà ormai noto ai più e per chi non lo conoscesse, si può descriverlo come un progressive dalle tinte pastello, colorato dall'anima latina di questi quattro musicisti che sono sulla scena oramai da più di 25 anni. L'esecuzione con l'orchestra caratterizza poi in modo particolare questo disco, che mi ricorda talvolta qualcosa dei lavori dello scomparso M.A. Araùjo (per quei pochi che lo conoscessero), forse anche per la dolcezza di brani come "1.974". E' questo un CD che, se fosse stato registrato come si deve, sarebbe da acquistare... certo che la resa sonora è l'equivalente di un buon bootleg o di un buon demo... Così come concluse Alberto nella recensione di "Time Travellers" vorrei concludere anch'io: un album accettabile per un ascolto non impegnativo.