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ULYSSES (GER) Neronia PyraMusic 1993 GER

Questo interessante album ci giunge dalla Germania, patria degli ULYSSES, gruppo alle prese col suo primo CD. Nonostante la provenienza teutonica, l'album che ci è data occasione di ascoltare ha forti matrici britanniche, dettate innanzi tutto dalla musica, sicuramente avvicinabile al Progressive romantico di stampo inglese, secondariamente dalla produzione dell'album, affidata allo staff di Clive Nolan, autentico prezzemolo della scena Progressiva. In effetti il marchio di fabbrica del Thin Ice studio è abbastanza riconoscibile, pur essendo il gruppo estraneo ai vari rimescolamenti di musicisti che danno origine ad un numero di bands impressionanti. E' persino presente come vocalist aggiuntiva l'altro prezzemolo Tracy Hitchings, le cui partecipazioni a dischi altrui cominciano a diventare numerose. A non lare di quest'album una mera imitazione dei canoni del rock Progressive inglese, è però presente nella musica degli ULYSSES più di un'assonanza con la scuola romantica tedesca, dettata da bands storiche quali ANYONE'S DAUGHTER ed ELOY. La grossa dote del gruppo, che riesce a far superare anche l'imbarazzo che l'ascoltatore potrebbe provare trovandosi di fronte a qualcosa apparentemente scontato, è quella di saper sorprendere, di non creare dei temi musicali meramente emulativi. Al contrario, pur non presentando la proposta degli ULYSSES, ripeto, niente di veramente nuovo, essa ha la facoltà di catturare l'attenzione con trovate, flash strumentali e cambi d'atmosfera repentini degni di un'attenzione non superficiale. Tra le otto tracce in cui sono suddivisi questi 62 minuti, non posso non segnalare il trittico iniziale formato da "Vagabond child", "The sunday rising" e "Teenage sweethearts", con tastiere in primo piano che si danno il cambio con la chitarra con intrecci molto belli. Specialmente il terzo pezzo raggiunge livelli di gradimento non indifferenti, con un finale da ricordare. Assieme ai tre pezzi elencati, anche la conclusiva "Freedom will be mine", nei cui solchi laser riecheggiano i vecchi MARILLION di "Fugazi", costituisce uno dei momenti di punta dell'intero album; non vado certo a sminuire il resto delle composizioni, con questa affermazione. Quest'album costituirà una gradita sorpresa per gli amanti del Prog romantico; spero costantemente di ascoltare dischi sempre più belli con l'andare del tempo, ovviamente, ma al momento attuale gli ULYSSES si sono conquistati un posto nella mia playlist del 1994.

 

Alberto Nucci

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NERONIA Nerotica 2003 

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