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UNIVERS ZERO Univers zero Atem 1977 (Cuneiform 2008) BEL

Chiacchierando recentemente con Michel Delville dei Wrong Object, quest’ultimo mi diceva come guardando le copertine degli album Univers Zero si possa pensare, al primo impatto, di desiderare di non avvicinarsi mai a quei dischi, ma che poi, ascoltando la musica, immediatamente si cambia opinione. L’esordio della band, datato 1977 e noto anche come “1313” (che in realtà non è altro che il numero di catalogo del disco), vede una copertina semplice, nera, con il nome del gruppo scritto in caratteri gotici. Immagino che questa presentazione in pieni toni dark abbia “preoccupato” molti all’epoca... Ma se anche la musica mantiene in pieno caratteristiche cupe, bisogna rendersi conto di come l’opera degli Univers Zero abbia da subito presentato un carattere di novità in un mondo rock che cominciava a perdere le sue caratteristiche di ricerca e di rottura. Prendendo spunto da certi compositori contemporanei (Bartok, Stravinskij), da certe orchestrazioni di matrice zappiana e dallo spirito libero degli Henry Cow, l’ensemble belga è immediatamente diventato uno dei punti di riferimento fondamentali del Rock In Opposition e di quella che è stata definita come “Nuova Musica Europea”. Forse è con gli Univers Zero che il rock si è avvicinato maggiormente alla musica da camera, vista la strumentazione particolare della band, che prevede fagotto, archi e harmonium in quantità abbondanti affiancati a chitarre nervose, a un basso funereo e al drumming di Daniel Denis, che crea quei ritmi irregolari e inimitabili che sono uno dei marchi di fabbrica del gruppo. Il debut-album è uno dei simboli del movimento R.I.O. (assieme ad altri incredibili lavori della band), grazie ad una serie di composizioni incredibili, sempre misteriose, stracolme di tensione, che non lasciano tregua, che asfissiano l’ascoltatore con la loro claustrofobia. E’ davvero un piacere riascoltarle in questa ristampa della Cuneiform Records, impreziosita dalla presenza di una lunghissima versione (28 minuti) live, registrata nel 1979 di “La Faulx”, strepitosa creazione di Denis presente su “Heresie” altro momento di enorme valore della carriera degli Univers Zero.

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

ARKHAM (BEL) Arkham 2002 
DANIEL DENIS Les eaux troubles 1993 
PRESENT n°6 1999 
UNIVERS ZERO Heresie 1979 
UNIVERS ZERO Rhythmix 2002 
UNIVERS ZERO Live 2006 
UNIVERS ZERO Relaps: Archives 1984-1986 2009 
UNIVERS ZERO Clivages 2010 
UNIVERS ZERO Phosphorescent dreams 2014 

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