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YEZDA URFA Boris autoprod. 1975 (Syn-Phonic 2004) USA

Penso che l'album non abbia bisogno di troppe presentazioni: quanti conoscono già gli Yezda Urfa sanno dell'esistenza di questa mega rarità, stampata all'epoca in un totale di appena 300 copie a scopo promozionale, per la distribuzione nelle stazioni radiofoniche e alle case discografiche. A questo proposito nel booklet del CD potete leggere le varie lettere di rifiuto inoltrate alla band dalle varie etichette. Qualche fortunato (me compresa) era riuscito a placare la sua curiosità grazie a qualche registrazione di fortuna, ma ecco infine, dopo 29 anni, la tanto bramata ristampa! Comunque, per chi conosce già "Sacred Baboon", le sorprese non sono troppo sconvolgenti: il materiale di questo primo lavoro comprende infatti i brani che, ampliati e rielaborati, avrebbero dato vita a quello che sarebbe dovuto essere l'esordio discografico vero e proprio: "Sacred Baboon" appunto, anch'esso rimasto nel cassetto per diversi anni. Le già conosciute, anche se leggermente diverse, "Boris and His 3 Verses" (fusa in quest'occasione con "Flow Guides Aren't My Bag"), "3, almost 4, 6 Yea" e "To-Ta in the Moya" non costituiscono quindi una vera e propria novità. Diverso è il discorso per "Texas Armadillo", una divertente e breve canzone in stile Bluegrass, suonata in un crescendo vertiginoso alla velocità della luce e per "Three Tons of Fresh Thyroid Gland", un lungo pezzo di circa 10 minuti in autentico stile Yezda Urfa, come si può dedurre già dalla bizzarria del titolo. A completare il lotto è stata aggiunta infine una bonus track, "The Basis of Dubenglazy While Dirk Does the Dance", anch'essa di circa 10 minuti, registrata nel 1976 su un 4 piste, anche questa perfettamente in linea col credo musicale della band, a dir poco svitato, disarticolato e molto ispirato ai Gentle Giant.

 

Jessica Attene

Collegamenti ad altre recensioni

YEZDA URFA Sacred baboon 1989 (Syn-Phonic 1991) 

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