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CALLIOPE Generazioni Electromantic 2002 ITA

La storia dei Calliope si divide nettamente in due periodi, il secondo dei quali per ora vede la pubblicazione di un solo album, a fronte di due del primo periodo, corrispondente alla permanenza nel gruppo della prima line-up. Giunge adesso il momento di rendere appunto omaggio al primo periodo, quello che rese noto il nome dei Calliope e li affermò tra il pubblico Prog col loro stile pop-new Prog ma infarcito di tastiere classiche e deliziosamente analogiche. L'album in questione contiene 7 brani registrati dal vivo risalenti a quel periodo (uno dei quali rimasto inedito); gli ultimi 3 però sono suonati dalla seconda formazione, che in pratica non ha nessuno in comune con la prima, tranne il fato che, per un breve periodo, i due tastieristi hanno militato contemporaneamente nei Calliope. Chi conosce i primi Calliope forse è tra coloro che sorridono un po' per i testi e le musiche apparentemente spensierate ed ingenue (anche se non proprio disimpegnate in quanto a tematiche); tuttavia, ascoltando queste tracce dal vivo si deve riconoscere innanzi tutto che esse rendono di più, proprio per il la vivacità live che esse guadagnano. In secondo luogo occorre anche ammettere che le canzoni sono divertenti, si fanno ascoltare volentieri ed hanno un sapore particolare: come detto si tratta di musica piuttosto orientata ad un new Prog che ricorda gli IQ più disimpegnati ed attinge altresì molto dalla musica italiana ("La prova" sembra una tarantella!), il tutto però con moltissimo peso dato alle tastiere, su cui dominano Mellotron e Hammond. In sostanza si tratta di un cd che riesce ad essere più godibile degli originali in studio, sollecitando anche non poco il tasto della nostalgia.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

CALLIOPE La terra dei grandi occhi 1992 
CALLIOPE Città di frontiera 1993 
CALLIOPE Il madrigale del vento 1995 

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