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Visto il purtroppo scarso spazio che in Italia si dedica ai Magma e allo zeuhl, mi chiedo quanti siano i lettori che possano avere familiarità col nome di Jannick Top. Questo straordinario musicista è un bassista di eccezionale talento presente in alcuni dei più acclamati album del gruppo di Vander ("MDK", "Kohntarkosz", "Udu Wudu"), in cui ha esibito tutta la sua abilità tecnica e la potenza del suono del suo strumento. Top vanta una carriera in cui ha collaborato come musicista e/o produttore con numerosissimi artisti, ma il suo nome resta indissolubilmente legato a quello dei Magma e alla musica zeuhl. In quest'inizio di millennio si assiste alla nascita della label Utopic Records, attraverso cui si cominciano a rendere reperibili documenti inediti e materiale d'archivio di questo musicista.
Il primo prodotto è questo "Soleil d'Ork" che contiene innanzitutto le versioni definitive di "Epithecantropus erectus" e "Utopia viva", cioè due canzoni apparse su un minilp, uscito nel '74 a nome Jannick Top e da anni divenuto merce rara per collezionisti. Si tratta di due canzoni potentissime, in cui emerge lo zeuhl più veemente con le caratteristiche ritmiche ossessive, melodie ripetitive e atmosfere oscure, il tutto sorretto da vocalizzi inquietanti. Due pietre miliari del genere, in cui Top suona tutti gli strumenti, escluso la batteria. "La musique des spheres" è un brano inedito su disco, ma che veniva suonato spesso in concerto negli anni '70 (e dal vivo con gli altri musicisti rappresentava un'ottima occasione di improvvisazione). Questo brano si caratterizza per il prolungato ed incessante tappeto tastieristico e per gli stacchi di batteria, inizialmente ad intervalli e nel finale continui, che mantengono alto il livello di turbamento reso dalla musica. "Mekanik machine" è un classico brano alla Top, in cui lo zeuhl angosciante è enfatizzato dal potentissimo sound di basso. "Soleil d'Ork" e "De futura" sono brani già noti per la loro presenza in "Udu wudu", ma sono qui presenti in versioni diverse e prolungate. Decisamente insolita è invece la conclusiva "Glas", sette minuti e mezzo di musica atmosferica e avvolgente, brano inedito che ci mostra un Top diverso da quello che meglio conosciamo.
Chi ama "Udu Wudu" sarà contento di sapere che il popolo di Ork torna tra noi e accoglierà con non poco entusiasmo questa e le altre uscite della Utopic Records.
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