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OSANNA Taka boom Afrakà 2001 ITA

Dopo la reunion in concerto avvenuta nel 1999 in occasione del Neapolis Festival, la gloriosa sigla Osanna viene rispolverata anche per un disco nuovo. L'aggettivo nuovo, a ben vedere, non è però adatto per descrivere il contenuto del cd in questione, composto, infatti, per lo più da vecchi brani del gruppo napoletano, riarrangiati e risuonati per l'occasione. Il cantante Lino Vairetti, il chitarrista Danilo Rustici e il bassista Enzo Petrone sono gli unici reduci della formazione che negli anni '70 ha incantato numerosi appassionati e in "Taka boom" sono affiancati da giovani musicisti che rispondono ai nomi di Gennaro Barba (batteria), Gigi Borgogno (chitarra), Vito Ranucci (sax) e Luca Urciuolo (tastiere).
Cosa dire delle nuove interpretazioni di canzoni che hanno fatto storia? A parte "L'uomo", che risente della mancanza del flauto e che è rovinata dal finale rap (sic!), si tratta di belle esecuzioni, in cui la modernità degli arrangiamenti non fa perdere il fascino originale delle composizioni. I brani più hard rock de "L'uomo" guadagnano ulteriormente in aggressività, mentre la grande bellezza di "'a zingara" e degli estratti di "Oro caldo" da "Palepoli" risaltano anche in questa circostanza. Singolare, poi, la scelta di cantare "Ce vulesse" su una musica completamente nuova, episodio tutto sommato riuscito. Due le canzoni inedite: la title-track è un banale rock che non mostra spunti irresistibili; risulta di maggior rilievo, seppur tutt'altro che fenomenale, "Colpi di tosse" che si fonde con "Fog in my mind" e con "Tropp'" di Enzo Avitabile (ospite in questo brano), in cui il rock moderno si unisce alla tradizione napoletana come ai bei tempi.
Come giudicare un lavoro del genere, ricordando anche che non è il primo episodio del genere in cui si cimenta un gruppo storico del rock progressivo italiano (si pensi a "Da qui messere si domina la valle" del Banco, "www.pfmpfm.it" della PFM, "Amico di ieri" delle Orme, "Trys" del Balletto di Bronzo)? Di sicuro, se malauguratamente non avete nella vostra cd-teca "L'uomo" e "Palepoli" cominciate a comprare questi due meravigliosi ed epocali album e lasciate da parte il nuovo lavoro. Ma se queste perle già fanno parte della vostra collezione considerate che "Taka boom" contiene per lo più ottima musica. Certo, ci si può chiedere a cosa servano operazioni del genere, ma io non mi pongo il problema e, in attesa di un vero nuovo album (sembra siano già pronti una manciata di pezzi), mi vado volentieri a riascoltare le nuove versioni di "a' zingara" e "Fuje 'a chistu paese".

 

Peppe Di Spirito

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