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Eloy Fritsch, tastierista fondatore dei brasiliani Apocalypse, ha tirato fuori dal cappello un'operina che vorrebbe essere considerata come musica elettronica-sinfonica ma che in realtà si rivela come un campionario di pose stereotipate tremendamente tipiche nell'ambito di certo rock progressivo... La copertina di "Landscape" non lascia spazio a molte interpretazioni tanto è ispirata ai dipinti di Roger Dean, così le composizioni di questo cd interamente strumentale, sono una via di mezzo fra la new-age più commerciale ed il sinfonico progressivo più stantio, alla Rick Wakeman; tutto in questo disco suona così estremamente stucchevole e banale che diventa automatico chiedersi il motivo di perchè tanto tempo e denaro deva essere buttato via per produrre simili cose. La perfezione tecnica ed una produzione professionale in "Landscape" servono a ben poco quando le idee si mantengono a livelli mediocri, quella che dovrebbe essere assomigliare ad una musica come sfondo ideale per scenari fantasy e sci-fi si riduce ad un pseudo rock sinfonico (vana)glorioso ed ampolloso, costruito essenzialmente sulle prevedibili e funamboliche esibizioni al synth di Fritsch, orchestrazioni marziali di cattivo gusto e da una sezione ritmica digitale piuttosto piatta. "Landscapes" è stato inciso nel 2003, ma è così datato che che poteva essere stato pubblicato dieci, quindici anni fa che nessuno se ne sarebbe accorto... Purtroppo Eloy Fritsch manca delle idee necessarie per stimolare l'ascolto, a parte qualche brano più ricercato ed atmosferico rintracciabile verso la conclusione del cd, il tastierista brasiliano si è limitato a svolgere il suo bravo compitino progressive (???), cercando di copiare qua e là senza ottenere grandi risultati...
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