Cedendo alle pressanti esigenze del Dio Denaro, l'ottima band australiana pubblica questa collezione di vecchie composizioni apparse finora solo sotto forma di demo-tape, di advance-tape o non apparse affatto. Tra i sei titoli presenti sul CD, spicca sicuramente la title-track, un'epica di 20 minuti nel migliore stile degli Aragon, molto teatrale, frastagliata nella sua struttura, in cui possiamo rivivere il pathos di un altro classico del gruppo quale "Crucifixion", presente, ricorderete, sull'album d'esordio "Don't bring the rain". Per gli appassionati che già conoscono e apprezzano la band, questo pezzo da solo può valere l'acquisto del CD. Quest'ultimo conta però altre 5 tracce, tra cui una ("Ghosts") presente in due versioni (studio e live), tra cui sono da segnalare "Secrets", dal testo un po' ingenuo (il gruppo stesso sottolinea questo fatto) che sfrutta ancora il clichè del jester piangente, e la discreta "Changes", dallo stile arioso ma gradevole. Niente d'eccezionale, invece, le due succitate versioni di "Ghosts" e "Touch", che avrebbe dovuto essere la title-track del secondo album degli Aragon.
Vista l'importanza realtiva di questo CD, ritengo opportuno non dilungarmi oltre. Come detto, si tratta di una cosa che può restar gradita a chi già conosce questa band, ma inutile per chi vi si volesse accostare per la prima volta.