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APOCALYPSE Perto do amanhecer Musea 1995 BRA

Con gli APOCALYPSE Musea sembra finalmente essere tornata sui livelli delle sue prime prime produzioni che ultimamente aveva destinato le sue risorse a produzioni talvolta di dubbio interesse. L'agguerrita concorrenza fra le label minori ha infatti strappato la leadership sul mercato del progressive rock all'etichetta transalpina, che un tempo dettava legge assieme a poche altre. Non a caso questa nuova produzione è stata realizzata in Brasile, un paese carente dal punto di vista produzione, e che vede infatti nascere numerose etichette che sembrano però durare il breve volgere di una stagione (che fine hanno fatto PRW, Faunus ecc.?) con la sola esclusione, speriamo, di Record Runner. Questo lungo preambolo per parlarvi di questo ottimo lavoro dei brasiliani APOCALYPSE: il migliore condensato di progressive brasiliano fino ad adesso mai realizzato. Troviamo infatti una eccellente creatività la cui origine latina si manifesta in un evolversi melodico molto fluido, armonico. I suoni, pur d'impostazione moderna, vengono utilizzati per realizzare melodie influenzate notevolmente dall'esperienza progressiva brasiliana ed europea dei 70s (ulteriore cosa che evidenzia ciò sono i ringraziamenti che il gruppo dirige ai propri idoli sul booklet: ELP, GENESIS; MARILLION, YES, ecc.). L'avere molte idee non è sempre sinonimo di personalità. Infatti tra l'avere e il fare... c'è di mezzo il mare... ma questo quintetto brasiliano il mare sembra averlo attraversato con estrema facilità, a vele spiegate a bordo di un veloce catamarano (ma come sono poetico!). Sembra infatti che il complesso intrecciarsi dei vari strumenti sia nato spontaneamente tanto equilibrato è il fluire della struttura melodica. Sembra che il bel fraseggio classicheggiante dei primi QUATERNA REQUIEM abbia sposato parte del dinamismo delle keyboards dei BLEZQI ZATSAZ (due delle più grandi band brasiliane) e l'equilibrata armonia delle composizioni di M.A. Araujo. Sia ben inteso che gli APOCALYPSE propongono un rock di indiscussa personalità, immancabile nella discografia di ciascun progressivo che si ritenga amante della buona musica.

 

Giovanni Baldi

Collegamenti ad altre recensioni

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