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Basato sul lavoro di William Shakespeare, questo “Lady Macbeth” aggiunge un nuovo tassello alla carriera artistica della bella Lana. Difficile giudicare un cd come questo senza pensare “Ma questo è progressive?” Sono sicuramente troppo vecchio per riaprire la lunga discussione su cosa sia prog e cosa non lo sia; e non voglio nemmeno farlo in questa sede. Esprimerò il mio giudizio che rimarrà tale per amore di completezza. Lana Lane ha uno stile di cantato che al sottoscritto ricorda certe cose di Lee Aaron (vecchia conoscenza del mondo hard rock ora impegnata in ambito jazz) e la musica proposta non si discosta molto dai primi lavori della vocalist canadese. Infatti quello che si trova in questo cd è un hard rock un po’ tetro, ma decisamente poco vicino al progressive. I pezzi veloci e ritmati si affiancano a ballate lente e struggenti, il tutto in un miscuglio che alle mie orecchie risulta abbastanza banale. Per carità, sono sicuro che Lana avrà i suoi estimatori, ma non riesco a capire come si possa dire che questo lavoro sia “heavy symphonic rock” – come viene definito sul sito di Lana.
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