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KBB |
Four corner's sky |
Poseidon/Musea |
2003 |
JAP |
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Secondo album per questo brillante e talentuoso gruppo giapponese che ci regala una grande prova di virtuosismo e creatività la quale si snoda attraverso i complessi corridoi del prog-fusion. Si tratta di una grossa conferma per chi si era creato delle aspettative in relazione all'ottimo debutto di tre anni prima. Maestoso, di ampio respiro, interamente strumentale, questo piccolo capolavoro è dominato dai voli pindarici dello stregato violino di Akihisa Tsuboy che assume quasi il ruolo di voce narrante, sostituendo egregiamente il cantato con un approccio che ricorda Allan Holdsworth o Jerry Goodman nelle sue prodezze con i Flock. Notevole è la qualità del suono che appare davvero tridimensionale ed avvolgente. Lo stile musicale ricorda a più riprese i Dixie Dregs ma col baricentro più spostato verso il prog. Le composizioni sono proteiformi e prendono corpo in un ampio alternarsi di diversi stati d'animo con fasi rilassanti, brani di impatto e momenti avanguardistici, senza mai comunque perdere di vista l'aspetto melodico. L'album non presenta mai cadute di tensione o fasi di stallo senza peraltro andare praticamente mai sopra le righe. Come avrete intuito si tratta senza dubbio di un album di grosso spessore e personalità che saprà farsi spazio nella vostra collezione.
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Jessica Attene
Collegamenti
ad altre recensioni |
AKIHISA TSUBOY-NATSUKI KIDO DUO |
Era |
2002 |
POCHAKAITE MALKO |
Laya |
2004 |
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