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KBB Live 2004 Musea/Poseidon 2005 JAP

Se vi siete lasciati sfuggire i due album in studio, questa può essere l'occasione giusta per sperimentare la musica mirabolante del combo giapponese. Vengono riproposti dal vivo due pezzi tratti dal debutto, "Lost and Found", e quattro dal successivo "Four Corner's Sky", con l'aggiunta di un brano inedito, "Inner Flames". L'esibizione dal vivo, catturata nel Novembre del 2004 al "Silver Elephant" di Tokyo (classico locale Prog della capitale nipponica), è spigliata e ci fa apprezzare arrangiamenti alternativi alle versioni in studio, dotati di un feeling egualmente emozionante e vivace. Chi conosce già il gruppo, allo stesso modo, non dovrà lasciarsi scappare questo CD che contiene più di un'ora di musica assolutamente coinvolgente. "Discontinuous Spiral" apre con brio l'esibizione e rappresenta in un certo senso l'emblema musicale del quartetto: una deliziosa progressive-fusion dominata dal violino stregato del talentuoso Akihisa Tsuboy (che è anche il compositore di tutte le tracce), con una forte attenzione all'impianto melodico dei brani. In questo caso l'archetto di Tsuboy si serve di motivi folk tradizionali celtici a creare suggestioni davvero singolari. "Inner Flames", l'inedito di circa 12 minuti, è il brano successivo e ci mostra una versione più tirata e virtuosistica dei KBB, con lunghi assoli di tastiere indiavolate che si alternano a sequenze epiche traboccanti di un profondo senso della melodia. La delicata "Shironiji" ci mostra invece l'aspetto più rilassante e meditativo, con una base di pianoforte notturna e romantica ed un violino malinconico e sentimentale suonato con grande personalità. "I Am Not Here" si presenta con suoni graffianti e progressioni sonore quasi ossessive ed un violino letteralmente torturato che si lancia in assoli che sembrano scaturire da una chitarra elettrica, che invece manca totalmente nel parco strumenti del gruppo. Nello stesso brano si passa repentinamente da momenti più delicati a fasi di pura avanguardia in cui i musicisti, liberi dai vincoli imposti dal regime in studio di registrazione, si scatenano letteralmente verso la pura astrazione sonora. "Horobi No Kawa", con basso in evidenza e pianoforte, è un altro momento notturno e seducente di musica altamente godibile e passionale. "Nessa No Kioku" si mette in evidenza per l'agilità della sezione ritmica che fa da base a suoni dal vago sapore mediorientale intessuti con abilità dall'instancabile Tsuboy. La chiusura, "Hatenaki Shoudou", torna sul prog fusion più accessibile con similitudini che fanno volare in qualche frangente il pensiero ai Dixie Dregs. Inutile sottolineare che ci troviamo di fronte ad un grande gruppo che ruota attorno alla personalità di un grande musicista e non al solito insieme di virtuosi giapponesi. In questo caso la sperimentazione e le capacità tecniche sono solo i mezzi per esprimere idee musicali precise che affondano le loro radici nella melodia e nella voglia di comporre musica che possa resistere al vaglio del tempo.

 

Jessica Attene

Collegamenti ad altre recensioni

AKIHISA TSUBOY-NATSUKI KIDO DUO Era 2002 
AUSIA Kasa kasa 2003  
KBB Lost and found 2000 
KBB Four corner's sky 2003 
KBB Proof of concept 2007 
KBB Age of pain 2013 
POCHAKAITE MALKO Laya 2004 

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