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CITIZEN CAIN Somewhere but yesterday SI Music 1994 UK

Secondo lavoro di questa band scozzese capeggiata dall'istrionico vocalist George Cyrus Scott che, forse, rappresenta l'anima più genesisiana del new prog contemporaneo. La band non fa sicuramente niente per celare le proprie origini melodiche: se credevate che il loro primo "Serpent in camouflage" assomigliasse "troppo" ai memorabili GENESIS... non so cosa penserete per questo "Somewhere but yesterday" se non di trovarvi davanti alla moderna reincarnazione dell'anima di Gabriel & Co. Quello che caratterizza questo secondo CD rispetto al lavoro d'esordio è una maggiore profondità sia melodica che sonora. Si può infatti notare un maggiore solidità delle composizioni che in passato erano state talvolta tacciate di una eccessiva dose di orecchiabilità. Molto bella e significativa al riguardo è il pezzo d'apertura "Johnny had another face", impreziosito da un suono di hammond che sposta il baricentro compositivo del brano da un sound moderno alla MARILLION ad uno più seventies alla GENESIS. Buon gusto melodico e ottime sonorità sono le principali caratteristiche del secondo brano "Junk and donuts", dove il prezioso inserimento di un flauto (che campionato non sembra, ma dal booklet non risulta che qualcuno lo abbia utilizzato) eleva di un tono la già bella melodia, forse una delle più personali che il gruppo abbia concepito. Passando alla traccia che dà il nome all'intero lavoro questa si distingue immediatamente (e unicamente) da gli altri pezzi per la sua durata: oltre 25 minuti contro Una suite articolata su sei diversi movimenti che viene ora impostata su tematiche più marillioniane e "moderniste" ora riprendendo tematiche più 70s (in sostanza quanto già detto anche in precedenza) dove sempre più grandi si ergono le keyboards suonate molto bene da Stewart Bell. Completano il lavoro per totali 67 minuti "To dance the enamel-faced queen" e "Strange barbarians", quest'ultimo forse l'unico episodio dubbio del CD. In definitiva quest'opera non può che essere giudicata in maniera più che positiva con il consiglio spassionato di comprarsene al più presto una copia... un avvertimento per coloro che non apprezzano gli emuli di GENESIS e compagnia bella... tenetevi i soldi per un altro CD, i CITIZEN CAIN non credo vi possano piacere.

 

Giovanni Baldi

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