|
CALLIOPE |
La terra dei grandi occhi |
Vinyl Magic |
1992 |
ITA |
|
Giunge l'atteso CD di questa band torinese di nuova formazione ma composta da musicisti di notevole esperienza. Rinaldo Doro, che ne è il cervello nonché principale compositore, ha lungamente militato nei Sick Rose, band garage-punk di buon livello, prima di tornare al suo primo amore. Dopo aver suonato l'arpa celtica nell'ultimo album dei Fancyfluid, si è dedicato a questo CD in cui suona i seguenti strumenti: Hammond, Mellotron, mini-Moog, clavinet e solina. Si può desumere da questi dati che la musica proposta non è molto influenzata dal new-Prog (una sola eccezione: "Passi dentro il tempo"); anzi il gruppo aveva come mira di produrre un vero album di Progressive stile anni '70, con le tecniche di registrazione odierne, però.
Attenti, incauti ascoltatori dei Calliope: l'attacco del primo pezzo è un vero pugno allo stomaco. Subito un grandioso assolo di tastiere che, andandosi a placare dopo oltre un minuto, dà via libera al Mellotron; la title-track già ci mette al tappeto. La voce di Massimo Berruti contribuisce da parte sua a portarci in pieno clima anni '70, ricordando quella di Jimmy Spitaleri o altre le cui timbriche ritroviamo in molte produzioni di quel periodo. Anche i testi sono in linea, pieni di allegorie e similitudini come sono. Nella successiva "Non ci credo più" ci rendiamo conto che 20 anni di metal non sono passati inutilmente e il batterista Gianni Catalano è colui che ne risente di più. Non che sia una critica negativa, ma molte parti di batteria qui presenti sono un po' heavy, se messe a confronto con quelle di 20 anni fa; è principalmente da ciò che ci accorgiamo che quest'album è datato '90 anziché '70.
Restano solo da dire alcune cose: che "Avalon", se fosse uscita appunto 20 anni fa adesso sarebbe un classico della canzone italiana; che l'ultima traccia, dallo stimolante titolo "Mellotromania", è in realtà una piccola delusione; che il produttore del disco è Beppe Crovella. Per concludere, amici amanti del Progressive, non potete lasciarvi sfuggire "La terra dei grandi occhi"...
|
Alberto Nucci
Collegamenti
ad altre recensioni |
|