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Lana Lane... hmmm... accidenti e adesso? Già in passato mi sono sbizzarrito nel tentativo di dare una collocazione musicale alla proposta di Lana ed ora mi trovo nell’imbarazzo allo stesso modo (grazie a Jessica e Alberto!). E allora? Allora vi posso dire che questo “Winter Sessions” si colloca comunque a metà strada tra un certo rock di pregevole fattura e un miscuglio indefinito di accenni a differenti situazioni forse anche poco condivisibili. Difficile dire che Lana Lane sia un artista progressive, anche se debbo dire che l’atmosfera generale di “Winter Sessions” è più morbida che non in altre prove della cantante, tutto questo nel tentativo di esplorare un differente faccia della stessa medaglia. Così a farla da padrone sono più le ballate “strappamutande” che non grandi cavalcate di hard rock. Rimane a me il dubbio di riproporre ancora “A Whiter Shade of Pale” dei Procul Harum o “California Dreaming” dei Mamas and the Papas… Onestamente un cd interessante solo per chi è già fan di Lana Lane...
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