Stagione 1996-1997: Fabio Capello guida il Real Madrid, nella sua prima apparizione nella Liga, alla vittoria del campionato spagnolo con 92 punti contro i 90 del Barcellona. Nonostante la vittoria finale e qualche risultato eclatante (5-0 contro l’Extremadura, 6-1 contro il Real Sociedad) il Real vinse quel campionato con tre vittorie di misura e con tre pareggi a reti bianche in casa. Gli Ultras Sur madrileni non esitarono a fischiare il tecnico italiano e ad inscenare la famosa ”panuelada”, ossia lo sventolio di fazzoletti bianchi per manifestare la propria disapprovazione. Questo perché al tifoso medio madrileno non importa che la squadra vinca e basta. Il tifoso madrileno pretende, oltre la vittoria, di vedere tanti gol, di divertirsi, di vedere un grande gioco, altrimenti resta deluso. Stagione 1997-1998: il Real cambia allenatore.
Non so se i Sylvan amino il calcio, e non so se i tifosi di questo gruppo tedesco siano boccaloni come i nostri ultras (vedere un famoso striscione “il fine giustifica i mezzi:onore alla triade“ esibito a Bari nell’ultima partita del campionato che ha portato i bianconeri in serie B, ma anche quelli in curve giallorosse, biancazzure, nerazzurre etc etc). So solo che questo è un disco costruito per vincere come quel Real Madrid.
Per questo oggi sventolo il mio fazzolettino anche io. Da un gruppo che ha notevoli potenzialità come questo pretendo qualcosa di più di un compitino fatto bene. Non mi basta lo zero a zero o una vittoria striminzita.
Sì, io dai Sylvan mi aspetto un capolavoro e questo anche essendo un disco godibilissimo, che potrebbe veramente piacere a tutti ( e non lo dico in senso dispregiativo), anche a chi è lontano trecento chilometri da questo mondo, capolavoro non lo è.
A parte la titletrack che chiude questa registrazione, tutto il cd è carico di hit e, con la giusta promozione, non è detto che questo gruppo diventi famoso da noi come lo è nel Nord Europa. Brani come “For one day”, “Hypnotized” e “Heal” starebbero benissimo in qualsiasi programmazione media di una radio nazionale qualunque.
Perché allora sventolo il mio fazzoletto? Perché i Sylvan potrebbero diventare quello che erano stati i Marillion per la mia generazione e purtroppo non credo che lo diventeranno mai.
Un brano molto bello come "Presets" che chiude il lavoro ti lascia l’amaro in bocca, non tanto per come si sviluppa, ma più che altro perché ti fa pensare a quello che potrebbe fare questo gruppo e non fa. I 12 minuti di questo brano con i suoi suoni moderni al punto giusto, l’atmosfera a tratti malinconica che pervade la traccia, i cambi di tempo centrali che spezzano il ritmo, i cori femminili e il bel tema che lo sorregge sono l’apice di questo lavoro. Togliamo questa traccia e questo lavoro diventerebbe piatto, uguale a quello di qualsiasi gruppo che si rifà ai coldplay o a quel tipo di sonorità che vanno per la maggiore oggi quando si parla di rock.
Stagioni dal 1997 al 1999: Zdeneck Zeman siede sulla panchina giallorossa. Perde 4 derby con la Lazio, perde con l’inter e con la Juve con la quale nel 1997 fa l’unico 0 a 0 in casa. Ciononostante è una delle poche persone che abbia avuto rapporti con la Lazio, è amato da tutte e due le tifoserie pur non avendo vinto niente di importante, per una sola ragione:le squadre allenate da lui non facevano mai dormire.
La musica dei Sylvan vincerà sempre, ma vincere senza convincere non è sempre divertente.
Parafrasando ancora una volta il calcio, chi paga un biglietto e va allo stadio non ha le stesse sensazioni di chi vede un uno a zero conseguito in casa alla domenica sportiva… "Presets" è un uno a zero conseguito in casa, se poi questo risultato sia derivato da un goal in fuorigioco o da un rigore inesistente è tutto un altro discorso.