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DJAM KARET No commercial potential autoprod. / HC Productions 2004 USA

C’erano una volta gli Happy Cancer, che si tramutarono in Djam Karet, ensemble che era pronto a stupire gli appassionati di un certo tipo di rock progressivo. Tutto iniziò con una cassetta autoprodotta nel 1985, contenente quasi un’ora di improvvisazioni che facevano già intravedere le grandi potenzialità di una band fuori dal comune. I pochi fortunati possessori di quel piccolo tesoro avranno senz’altro custodito gelosamente quel demo che va considerato come vero punto di partenza dei Djam Karet. Il gruppo, oggi, decide di offrire a tutti l’opportunità di assaporare quelle gustose note di diciannove anni fa ristampando su cd il contenuto di quel mitico nastro. E finalmente in molti possono ora ascoltare i tre lunghi brani che lo componevano e che mostravano non solo le capacità tecnico-improvvisative dei musicisti, ma anche un mare di idee che sarebbero state sfruttate al meglio in futuro. Le cavalcate strumentali si alternano a fasi di calma atmosferica, in un turbinio di note, dissonanze, echi crimsoniani che vanno a formare un sound unico, intrigante ed abrasivo allo stesso tempo. Un sound tutto particolare che vede la felice unione di rock, jazz, fusion e elettronica, legati al meglio grazie all’abilità di quelli che possono essere considerati veri e propri jam-session-men. E Gayle Ellett, Mike Henderson, Chuck Oken Jr. e Henry Osborne ci riprovano anche oggi, visto che, coadiuvati da un quinto elemento (Aaron Kenyon al basso e alla voce) offrono nuove improvvisazioni, registrate nel 2002 durante l’incisione di “A night for Baku”, con un altro cd che va ad aggiungersi, in un’unica confezione, a quello contenente “No commercial potential”. Questo secondo dischetto, intitolato “...and still getting the ladies”, fa emergere come in diciassette anni la band non abbia perso smalto e contiene altre tre tracce che ricalcano nella maniera migliore e con un pizzico di modernità in più, lo stile e lo spirito dei “vecchi” Djam Karet, dosando per bene amalgama di gruppo e parti solistiche d’effetto. Questo doppio cd (non solo per i fan del gruppo, ma apprezzabile da chiunque) è un ottimo modo per celebrare un’onoratissima carriera, vicina ormai al ventennio e pronta a svilupparsi ulteriormente, visto che le recenti registrazioni non deludono e promettono nuove scintille.

 

Peppe Di Spirito

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